GUIDONIA – Valentina Onori, la campionessa di motocross

La 27enne gareggia nella 125 tra gli uomini. “In pista rivali, fuori amici. Con le donne? non succede”

E’ salita in sella ad una due ruote motorizzata all’età di 8 anni e da allora non è più scesa. Così quella che avrebbe dovuto essere il regalo dei genitori per la promozione è diventata la sua passione, il suo senso di libertà, la sua vita.

Si chiama Valentina Onori, 27 anni di Guidonia, ed è una campionessa di motocross categoria 125, da dieci anni meglio conosciuta nell’ambiente sportivo come “ValentinaOnori#106”, un numero di gara che nel mondo professionistico le ha sempre portato fortuna.

Martedì primo novembre Valentina, pilota del Team “Caparvi Racing Team” di Col Fiorito, alla guida di una Yamaha 125 ha concluso al tredicesimo posto gli “Internazionali d’Italia Supermarecross”, un campionato che si svolge sulle spiagge della penisola con 45 partecipanti, tutti uomini tranne lei e un’altra ragazza classificatasi alle spalle di Valentina Onori.

Un ottimo piazzamento, a ridosso della top ten della classifica generale, quasi un’impresa, considerato che si tratta di un prestigioso trofeo internazionale in 6 tappe tra Rosolina Mare, Fregene e Giardini Naxos, con piloti uomini di fama mondiale.

Un traguardo raggiunto grazie al talento, all’impegno, alla tenacia e alla dedizione di una ragazza che oggi si sta preparando per la nuova stagione agonistica 2023 di motocross, uno sport con scarso supporto mediatico ed economico.

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Valentina, come nasce la tua passione per il motocross?

“Nasce da bambina. A otto anni i miei genitori mi regalarono una minimoto da cross per la promozione in quarta elementare. Mio padre Andrea va in moto da tantissimi anni ed è istruttore di Enduro, sono cresciuta vedendolo sempre alle prese coi motori e la passione è maturata.

Così mentre le mie amiche giocavano con le bambole, io mi allenavo in pista e in palestra per potenziare il fiato e la forza. Ricordo una mia breve parentesi nel basket, ma è durata molto poco perché la passione per la moto non ha eguali”.

Cosa rappresenta per te correre in moto?

“E’ il momento in cui spengo il cervello e do gas, è uno sfogo, un grande senso di libertà”.

Com’è gareggiare con gli uomini?

“E’ bello, in pista siamo rivali ma fuori siamo amici, ne ho tanti in tutta Italia.

Questo con le donne purtroppo non succede, la rivalità femminile è insopportabile”.

Il tuo numero di gara è #106: ha un significato particolare?

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“Diciamo che è la somma di date e numeri importanti per me, è un numero che porta bene e col quale ho vinto il Campionato Regionale su terra e che ogni anno mi permette di classificarmi nella top ten negli Internazionali di Supermarecross”.

A chi devi dire grazie?

“Ai miei sponsor. Il motocross è uno sport costoso. C’è da comprare una moto, va fatta manutenzione dal meccanico e sostituiti i materiali di usura. Ci sono gli allenamenti, per cui va affittato un furgone per andare in pista, che si paga. Come si pagano il pedaggio in autostrada, il carburante, le trasferte col pernotto.

Non me lo sarei aspettato, invece quest’anno Guidonia è stata una bella sorpresa e durante la stagione ho avuto il supporto di sponsor che credono in questo sport.

Un grazie particolare va alla “Maison Fabiano”, alla “Building Production”, alla “Sanitas Laboratorio Analisi” e ad “Agripub”, tutti e tre di Guidonia, oltre a “Livata Cafe” di Monte Livata e a “Del brusco tendo-coperture” di Valmontone.

Per il 2023 sarò sostenuta anche da “Centrale 97”.

E’ anche grazie a loro se sono Valentina#106”.

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