NEROLA - “Papa Wojtyla, il Vaticano convochi Marcello Neroni”

Pietro Orlandi chiede di ascoltare l’82enne che ha lanciato le accuse oscene

Marcello Neroni sarebbe una persona da ascoltare perché ha detto delle cose gravissime e va tolto quel dubbio.

E’ l’opinione di Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi, la 15enne scomparsa il 22 giugno del 1983, sulle accuse oscene fatte nel 2009 da Marcello Neroni, l’82enne pregiudicato romano trapiantato a Nerola (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Pietro Orlandi ha parlato ad Atlantide su La7 dell’audio registrato dal giornalista Alessandro Ambrosini a insaputa di Neroni e pubblicato qualche mese fa dal blog “Notte Criminale”.

Inoltre il fratello della ragazza scomparsa ha riferito di aver incontrato il promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi, titolare dell’inchiesta interna, il quale gli avrebbe detto: “Noi ci proviamo, se non ci riusciamo, chiederò l’aiuto di Lo Voi”, il procuratore capo di Roma, “affinché lo ascolti e poi ci riferisca, noi scaveremo in questa direzione”.

Secondo Pietro Orlandi Marcello Neroni “le cose più gravi le dice su mia sorella, avrei fatto a meno di ascoltare quell’audio”.

Quanto alle affermazioni relative alle voci che Papa Wojtyla usciva la sera “e non andava a benedire le case”, Pietro Orlandi ha commentato: “Solo chi è in malafede l’ha vista come qualcosa di losco”.

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