TIVOLI – Nuovo centro sportivo a Rocca Bruna, la Regione nega la variante al Prg

Conferenza dei Servizi negativa per la società della famiglia Deodati: progetto da rifare

E’ un progetto ambizioso che punta a riqualificare un’area lontana dal centro abitato, ma sottoposta anche a vincolo archeologico perché non lontana dalla Villa dell’Imperatore Adriano.

Per realizzarlo, però, è necessaria una variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Tivoli, una variante che – almeno per ora – non convince la Regione Lazio.

Per questo si è conclusa negativamente la conferenza dei Servizi decisoria in modalità asincrona relativa alla Proposta di progetto di un Centro Sportivo polifunzionale e di un parco aperto al pubblico in Località “Rocca Bruna”, a Villa Adriana.

Lo stabilisce la determina numero 1023 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA - firmata il 28 aprile scorso dal dirigente al Patrimonio e alle Attività Produttive del Comune di Tivoli Riccardo Rapalli.

Dall’atto emerge che la Regione Lazio non ha rilasciato il via libera al progetto della “Nopata 73 Srl”, società di Antonio Deodati, l’imprenditore 70enne originario di Pisoniano, proprietaria dei campi sportivi di Rocca Bruna concessi in comodato d’uso gratuito alla società di calcio “ASD Villa Adriana” e alla “Tivoli Rugby”.

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Secondo gli Uffici della Pisana, le criticità evidenziate non possono essere risolte in sede di conferenza simultanea e per superarle è necessaria una completa rivisitazione del progetto proposto.

Per cui “Nopata 73 Srl” dovrà presentare un nuovo progetto, elaborato sulla base delle prescrizioni dell’Area Urbanistica regionale, e solo allora il Comune di Tivoli potrà indire una nuova conferenza di servizi semplificata.

Il progetto del Centro sportivo a Rocca Bruna si estende su una superficie di 58.187 metri quadrati destinata a Verde Pubblico attrezzato o sportivo di fatto utilizzata da trent’anni ad attività sportiva.

Obiettivo di “Nopata 73 Srl” è realizzare volumetrie su una zona di 15.500 metri quadrati con parcheggi e spazi verdi, un parco aperto al pubblico di 20.870 metri quadrati con percorso vita aperto al pubblico di un chilometro.

Il problema è che in queste aree il Piano Regolatore di Tivoli risalente al 1973 non prevede la possibilità di edificare cubature per le attività sportive.

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Eppure, nel corso degli anni la società sportiva di Villa Adriana ha realizzato il campo di calcio, spogliatoi, magazzini, casa in legno del custode e tettoie. E successivamente il Comune di Tivoli ha introdotto nell’uso del terreno anche la squadra di rugby cittadina, per cui è stato realizzato un secondo campo destinato al rugby e relative strutture di supporto.

Vale la pena evidenziare che il centro sportivo di “Nopata 73 Srl” è progettato in un’area rientrante nella buffer zone della Villa Adriana sottoposta a vincolo archeologico, tuttavia la Soprintendenza ha rilasciato parere favorevole con prescrizioni.

Viceversa Acea Ato2 ha fatto presente di non poter rilasciare imbocco in fogna per l’Impianto di smaltimento dei reflui neri e meteorici in quanto nell’area del progetto non sono presenti fognature, né su Via Rocca Bruna né su Via Maremmana inferiore.

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