Oggi ha superato gli Ottanta, ma fino a 7 anni fa era animato ancora dai “bollenti spiriti”. Tanto “bollenti” da non farsi scrupoli nel provarci e riprovarci con la badante della moglie invalida.
E’ la storia boccaccesca finita in un’aula di giustizia e conclusasi ieri, martedì 9 maggio, al Tribunale di Tivoli. Il collegio presieduto da Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Teresa Antonella Garcea e Matteo Petrolati – ha condannato per violenza sessuale a due anni di reclusione G. T., un pensionato italiano di 81 anni di San Cesareo.
La vicenda risale all’estate del 2016, quando l’uomo aveva 74 anni e in casa c’era anche una 51enne italiana, anche lei di San Cesareo, assunta come badante della moglie disabile.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Tivoli, almeno in tre occasioni fino al 9 agosto 2016 il pensionato avrebbe commesso il reato di violenza sessuale di minore gravità considerata tale per la mancata consumazione di un rapporto sessuale completa e per la occasionalità e limitato numero di episodi.
Una prima volta l’80enne ne approfittò per strusciare le parti intime sul corpo della badante mentre la donna era impegnata a fare le pulizie e ad assistere la moglie invalida.
Nella seconda occasione G. T. si propose di dare alla 50enne un passaggio in auto per poi frenare di colpo e palpeggiarla su tutto il corpo.
L’ultima volta risale proprio all’agosto del 2016, quando il pensionato e la moglie erano in partenza per le ferie.
Secondo quanto denunciato dalla badante, in quel caso l’80enne fece pressioni sulla donna affinché partisse insieme a loro in vacanza: “Se non hai rapporti sessuali con me, ti caccio di casa e resti senza lavoro”.
Ieri la Procura di Tivoli aveva richiesto per l’anziano una condanna e tre anni e sei mesi di reclusione, il Tribunale gli ha riconosciuto le attenuanti generiche.