GUIDONIA – Rapine a raffica, condannato l’incubo di tabaccherie e market – VIDEO

Otto anni di carcere per un italiano di Gerano: a Natale 2021 con un complice terrorizzò una decina di commercianti

Alla vigilia di Natale del 2021 insieme ad un complice era stato l’incubo dei commercianti di Guidonia Montecelio e Tivoli.

Lui entrava col volto travisato dalla mascherina chirurgica, da un cappello e dal cappuccio della felpa, con una pistola in pugno minacciava i presenti e razziava l’incasso.

Mentre il “compare” attendeva in auto o in sella ad uno scooter pronto a dare gas per garantirsi la fuga. Era andata avanti così per due settimane, fino a quando i carabinieri il 14 febbraio 2022 chiusero il cerchio e arrestarono entrambi.

Ieri il Tribunale di Tivoli ha condannato il rapinatore a 8 anni di carcere

Per questo ieri, martedì 9 maggio, il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado ad 8 anni di reclusione e ad una multa di 3.500 euro per rapina aggravata Manolo L., 48enne di Gerano già noto alle forze dell’ordine.

Il collegio presieduto da Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Teresa Antonella Garcea e Matteo Petrolati – ha riconosciuto l’imputato colpevole di cinque rapine per le quali la Procura aveva richiesto una condanna a 12 anni di carcere e una multa di 4 mila euro.

Manolo L. di Gerano è risultato colpevole di sei rapine tra Guidonia e Tivoli

Secondo le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, Manolo L. è stato autore di almeno cinque colpi messi a segno nel periodo compreso tra il 14 e il 22 dicembre 2021.

Il primo a finire nel mirino verso le 22 del 14 dicembre 2021 fu il mini-market del 27enne bengalese Mohammad Sabir Sarker in viale Roma 14A in pieno centro, sempre a Guidonia (CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI TIBURNO).

An Amul, dipendente del mini-market di viale Roma 14/A, a Guidonia Centro, minacciato da Manolo L.

Il 48enne di Gerano minacciò il dipendente con una pistola – risultata successivamente una scacciacani – priva di tappo rosso facendosi consegnare 200 euro che nascose in un una busta di plastica. Il bandito fuggì a bordo di una Smart grigia condotta da Mauro D. M., un 35enne di Mentana risultato complice di Manolo L. in altre rapine.

Stando alla ricostruzione della Procura di Tivoli, il colpo successivo fu messo a segno verso le 19,30 di venerdì 17 dicembre 2021 alla tabaccheria di Elisa Rossi in via della Pietrara 161, a Guidonia Centro (CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI TIBURNO).

Eleonora Mesiti, dipendente della tabaccheria Rossi di via della Pietrara 161, a Guidonia, minacciata dal bandito

Un uomo col volto travisato e accento romano minaccia le due dipendenti di 21 e 24 anni, razziò 6.200 euro d’incasso e fuggì su uno scooter 125 bianco condotto da un complice. Uno scooter che sulla carena aveva impressa la scritta “Sym”, rinvenuto successivamente dai carabinieri e risultato rubato ad un cittadino cinese.

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All’esito del dibattimento Manolo L. è stato tuttavia assolto dall’accusa della rapina alla tabaccheria Elisa Rossi e di ricettazione.

Le scorribande di Manolo L. proseguì anche sabato 18 dicembre 2021 alla tabaccheria Donati di via di Villa Adriana 90.

La tabaccheria Donati di via di Villa Adriana 90, assaltata da Manolo L. il 18 dicembre 2021

In quel caso il 48enne di Gerano, il volto coperto dalla mascherina e dal cappuccio della felpa, entrò fingendosi un cliente interessato all’acquisto di un pacchetto di sigarette, ma una volta giunto in cassa spianò la scacciacani contro la 45enne co-titolare costringendola a consegnare una somma tra i 700 e gli 800 euro.

L’indomani – domenica 19 dicembre 2021 – ennesima rapina. Verso le 22,40 Manolo L. si presentò sempre col volto travisato e la pistola finta in pugno al mini market del 28enne bengalese Anik Fakir a Villanova di Guidonia e portò via 400 euro in contanti e fuggì al volante di una Smart Four Two.

L’indomani ancora – lunedì 20 dicembre 2021 – alle 11 del mattino nel mirino del bandito finì la 31enne di Fonte Nuova Valentina Iannello, titolare del Bar “Big Ben Cafè” di via Tiburtina, a Settecamini.

Il “Big Ben Cafè” di via Tiburtina, a Settecamini: davanti al locale il 20 dicembre 2021 Manolo L. rapinò la titolare

La commerciante era a bordo di una jeep Renegade arancione nel parcheggio del locale, quando Manolo L. aprì lo sportello dell’auto e la minacciò di consegnargli il denaro. Se non fosse che la donna era senza borsa e a quel punto il rapinatore ripiegò su due buste della spesa con all’interno due pacchi di biscotti e fuggì a piedi.

L’escalation terminò alle 16,30 del 22 dicembre 2021 a “L’Arte del Capello”, il salone di parrucchiera di via Monte Bianco 71 a Colleverde, quartiere di Guidonia Montecelio lungo la via Nomentana.

Il salone di parrucchiera “L’arte del Capello” di via Monte Bianco a Colleverde preso di mira il 22 dicembre 2021

Secondo la ricostruzione dei magistrati, Manolo L. e Mauro D. M. entrarono insieme nel locale, accerchiarono la titolare, la 42enne di Fonte Nuova Rosa Porpora, dicendo: “Se ci dai l’incasso, non ti facciamo niente”.

I due banditi si dileguarono con 600 euro a bordo della Smart grigia.

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“Molti dei testimoni della Procura – spiega l’avvocata Maria Rosaria Loi, legale di Manolo L. – non hanno riconosciuto il mio assistito come autore delle rapine, per questo ricorrerò in Corte d’Appello“.

Le motivazioni della sentenza di condanna di primo grado saranno pubblicate dal Tribunale di Tivoli tra 90 giorni.

Il caso delle rapine ai tabaccai fu portato alla ribalta della cronaca dal quotidiano on line Tiburno.Tv.

Della serie di colpi messi a segno ne restano due senza colpevoli.

Il primo risale a sabato mattina 11 dicembre 2021 alle ore 10,15 quando un rapinatore portò via un incasso di circa 600 euro dalla tabaccheria Passariello di piazza della Queva a Tivoli Terme, antistante le Terme Acque Albule (CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI TIBURNO).

Serafino Passariello, padre della titolare dell’omonima tabaccheria di Tivoli Terme rapinata di 600 euro l’11 dicembre 2021

Un uomo col volto travisato da casco da moto e mascherina con una pistola minacciò i genitori della titolare, mettendo a segno il primo colpo a mano armata nella storia dell’attività commerciale, per poi fuggire in sella ad uno scooter condotto da un complice che lo attendeva all’esterno.

Il secondo identico colpo irrisolto risale a mercoledì pomeriggio 15 dicembre 2021 al “Bar Locanda 2019” di Maura Arciello in via per Sant’Angelo davanti alle cementerie Unicem di Guidonia.

Lucia Sikora, banchista del “Bar Locanda 2019” di Maura Arciello in via per Sant’Angelo presa di mira il 15 dicembre 2021

Verso le 14 un italiano, volto coperto con mascherina e casco da moto, impugnando una pistola, entrò sul bancone dove stava lavorando Lucia Sikora (CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI TIBURNO). La banchista spiazzò il bandito convinta che fosse uno scherzo del titolare e dopo un breve dialogo l’uomo fuggì.

Durante le indagini gli investigatori dell’Arma hanno trovato e sequestrato gli indumenti utilizzati da Manolo L. e Mauro D. M. per mettere a segno i colpi, la pistola giocattolo (priva del tappo rosso) usata per minacciare le vittime, e una targa rubata, risultata essere stata applicata sulla Smart durante le rapine.

Ieri il Tribunale di Tivoli ha disposto la restituzione al cittadino cinese dello scooter bianco sequestrato ai rapinatori.

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