Palombara – Lo scienziato Zichichi ospite in chiesa: “Dio è potenza intellettuale”

laccoglienzaIl professor Antonino Zichichi ospite di Palombara Sabina. L’evento è stato organizzato della parrocchia di San Biagio per parlare di Scienza, Fede e Ateismo. L’incontro è avvenuto sabato 24 marzo e Palombara Sabina ha vissuto un momento di alto significato culturale proprio per la presenza di Zichichi. L’idea, fortemente auspicata dal parroco, monsignor Bruno Marchetti, è stata resa possibile grazie ai buoni uffici del Cardinal Giovan Battista Re, titolare della “Diocesi Suburbicaria Sabina-Poggio Mirteto”.
Ad accogliere lo scienziato di fama mondiale sul sagrato di San Biagio, il sindaco Paolo Della Rocca e don Bruno, i quali lo hanno accompagnato all’interno della chiesa stracolma, come non mai, di fedeli che hanno tributato all’illustre ospite un caloroso applauso e dove ad attenderlo c’era il Cardinal Re.
Dopo il breve saluto di benvenuto di monsignor Marchetti, ha preso la parola lo scienziato che ha dato inizio all’incontro parafrasando il titolo di una sua opera: «Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo». Com’è noto il professore, che è un cattolico credente, ha spiegato come la scienza non sia in contrapposizione con l’esistenza di Dio, al contrario, ribaltando la contrapposizione, egli ha affermato che non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata per dubitare o addirittura negare l’esistenza di Dio.
Assai arduo per le persone comuni comprendere un argomento di tale portata, ma il professore ha saputo condurre a poco a poco i presenti, con parole semplici, verso la spiegazione delle motivazioni da lui addotte per come combattere la laicità dominante nella cultura moderna. La Scienza – ha spiegato – è la più grande conquista della ragione umana, ma è Scienza solo ciò che attraverso la sperimentazione raggiunge risultati matematici sulla veridicità delle leggi dell’universo. Nonostante le conquiste della Scienza, nessuna scoperta è riuscita a mettere in dubbio l’esistenza di Dio. La Fede è quindi un atto di grande conquista della ragione pur se consapevole di non poter matematicamente dimostrare l’esistenza di Dio. Paradossalmente, però, anche l’Ateismo è un atto di Fede, poiché se la ragione non può dimostrare l’esistenza di Dio, non può dimostrare neppure la “non esistenza”, di conseguenza l’Ateismo è un atto di Fede, ma nel nulla.
 La chiarezza delle parole, accolta da un eloquente silenzio dell’uditorio, ha reso quanto mai vero un ragionamento logico che il professor Zichichi ha poi sviluppato.
“Se noi potessimo dimostrare l’esistenza di Dio, per mezzo di un ragionamento logico-matematico, Dio sarebbe l’equivalente di un teorema matematico. Se lo potessimo fare per via di una serie di ricerche rigorosamente scientifiche, Dio sarebbe l’equivalente di una grande scoperta scientifica. Ciò non è mai successo, perché capire Dio equivarrebbe ad essere come Lui, noi siamo fatti a sua immagine e somiglianza, ma siamo privi della sua potenza intellettuale”.
Come un fiume in piena, per circa due ore, questo piccolo-grande uomo, giovane nell’energia profusa e non certo per l’età anagrafica, ha travolto i presenti e al termine della conferenza, nel prolungato applauso era espressa la gioia di aver trovato una risposta alle numerose domande che ognuno di noi si pone sul mistero della vita. Per molti la Fede è un dono di Dio accettato senza dubbi ed esitazioni, come risposta ad un’esigenza insita nel proprio intimo, ma certamente nel momento in cui il dubbio disperde il pensiero umano nei sentieri del materialismo, nella proclamata certezza che non esiste nulla prima e dopo la vita, le parole dello scienziato hanno sicuramente colmato il vuoto che avvolge un’umanità sempre più mancante di quei valori spirituali che soli essi possono dare un senso all’esistenza. Per i presenti alla dimostrazione di tanta sapienza è stato un privilegio e nel volto di chi si accalcava per avvicinarsi al professor Zichichi per una parola, una dedica, una stretta di mano, si leggeva la soddisfazione di aver ascoltato qualcosa di diverso dal blaterare continuo che riempie le nostre giornate. Grazie alle insistenze di Cardinal Re e di Monsignor Marchetti, lo scienziato ha promesso di ritornare per continuare il suo dialogo aperto con la popolazione di Palombara.
La serata si è, poi, conclusa nella settecentesca “Villa Manetti” con una cena offerta dal proprietario Giorgio Manetti agli illustri ospiti, al clero della Sabina ed alle autorità civili. All’insigne professor Zichichi in segno di ringraziamento è stato donato a nome della comunità palombarese un cesto ricolmo di prodotti locali, tra cui il rinomato olio extravergine di Palombara. Purtroppo mancavano le ciliegie, le famose “Ravenne di Palombara”, troppo presto per essere mature.

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