Tivoli – Coi sorci sulla porta di casa. A Colle Nocello si vive così

Giovedì pomeriggio 7 giugno i residenti lo hanno catturato e ucciso dopo averlo visto scorrazzare a ridosso dei secchioni della spazzatura dislocati in uno spiazzale puzzolente, infestato dalla fitta vegetazione di un lotto incolto e pieno zeppo di rifiuti. Roba da tapparsi il naso.
A sentire gli abitanti, lo scenario caratterizza la zona da più di un anno, da quando cioè a Guidonia Montecelio è stata attivata la raccolta differenziata. “In tanti – spiegano – vengono qui a gettare la spazzatura da La Botte e Villanova, sono quelli che non hanno voglia di differenziare i rifiuti e così li scaricano sotto le nostre finestre. Giancarlo Scicchitano vive al civico 18 di via Colle Nocello da 5 anni in una palazzina abitata da un’altra famiglia, a ridosso di un complesso residenziale da decine di appartamenti. E’ stato proprio Scicchitano giovedì scorso a catturare l’ennesimo topo nel piazzale in cui campeggiano 5 cassonetti e altrettante campane per la raccolta di vetro, metallo e carta alle quali fanno da “arredo” materassi, pezzi di cucine, lastre di eternit e calcinacci.
“Qui pulisco solo io – commenta amareggiato Scicchitano – Gli operai dell’Asa svuotano i secchioni, facendo sversare sull’asfalto i liquidi contenuti all’interno e non raccogliendo i rifiuti caduti durante le operazioni di carico. Qui non si respira per la puzza e dobbiamo vivere con le finestre chiuse”.
La “ciliegina” sulla torta è rappresentata da un lotto adiacente al piazzale, un pezzo di terra privato infestato da piante, rovi e canne. “I topi ci sguazzano – ribadisce Giancarlo Scicchitano – e attraverso i rami riescono a intrufolarsi all’interno dei cassonetti. La sera i sacchetti siamo costretti a lanciarli da lontano: abbiamo paura che avvicinandoci troppo ci possano saltare addosso”.

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Marcello Santarelli

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