Tivoli – Arci, esasperati gettano il semaforo giù in valle. Traffico in tilt

Rabbia e frustrazione di un intero quartiere che attende ormai da tempo delle risposte. “Non siamo più disposti ad ascoltare i rimpalli di responsabilità tra vecchia e nuova amministrazione – dice Paolo Marini, presidente del comitato -. Il sindaco deve prendersi carico dei problemi dei cittadini e interloquire con tutti gli enti preposti a risolvere la situazione”. La strada franata in cui sono stati installati i due semafori infatti, doveva subire un intervento regionale per la messa in sicurezza. Lavori che la Pisana aveva già annunciato lo scorso maggio. Ma nulla sembra muoversi ancora. “Quello che fa rabbia è che abbiamo avuto molti incontri e ci siamo scritti numerose lettere ma nessuno ha provveduto – continua Marini – con questo gesto sono saltati fuori due semafori nuovi di zecca. È questo il tipo di rapporto che il sindaco vuole avere con i cittadini? Risponde solo con le maniere forti?”. Dallo staff del sindaco fanno però sapere che “il semaforo sostituito è stato preso in prestito da una ditta che opera sul territorio, visto che i vigili avevano a disposizione solo quello che è stato divelto”. Inoltre, l’amministrazione fa sapere che “visti i numerosi atti vandalici ai danni del dispositivo mobile, sono stati messi dei pali per installarne uno fisso. Effettuato un contratto con l’Enel, dovrebbe entrare in funzione la prossima settimana”. Non si tratta di “rispondere alla forza” dunque, “ma stamattina abbiamo dovuto intervenire in emergenza”.

E nella seduta consigliare di ieri, venerdì 10 ottobre, il Partito democratico ha provato a presentare una mozione che aveva per oggetto proprio la situazione del quartiere Arci, in particolar modo sulla situazione idrogeologica e il piano di recupero della zona alta del quartiere, “un atto che riteniamo importante per le aspettative dei residenti che attendono da troppo tempo una risposta dal Comune di Tivoli”, recita la nota congiunta di Manuela Chioccia e Alessandro Fontana. E alla base della “disputa” sembra ci sia la diversa interpretazione del regolamento. Dove per il presidente del consiglio, Andrea Napoleoni, andrebbero consegnate solo prima della seduta. “Ma dove sta scritto – dice Chioccia -, se fosse stata presentata ieri avremmo potuto candelarizzarla il prima possibile, invece così si allungano ancora i tempi”.

“I cittadini sono stufi – conclude il presidente del comitato di quartiere -. Ormai se la prendono con noi e non sappiamo per quanto ancora saremo in grado di contenere questa rabbia”.

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