VIDEO Corcolle – Nuova protesta “anti immigrato”. Otto persone portate in questura

“Ci avevavo detto che li avrebbero portati via entro una settimana e invece sono ancora li”, dicono in molti dal presidio di protesta che come l’ultima volta si è formato all’incrocio con via Sant’Epidio a Mare. Chilometri di coda si sono fermati da entrambe le direzioni di marcia, per molti residenti di Corcolle tornare a casa è stato quasi impossibile.

Un richiamo alla piazza che è partito principalmente attraverso i social network e con il passaparola. Appuntamento alle 17. “Non siamo razzisti, ma siamo stremati dalla situazione in cui viviamo in questo quartiere, non c’è spazio anche per loro”, dice Nino, residente a Corcolle. “Mia figlia è disabile e lo Stato mi da 12 euro al giorno per il suo accompagnamento, a loro 30, non mi sembra giusto”, tuona invece Marina, sempre di Corcolle. Ma alla manifestazione ci sono anche alcuni cittadini dei quartieri limitrofi. Soprattutto da Castelverde: “Ora li vogliono portare pure da noi, ma non lo permetteremo”, dice un anziano. Mentre c’è anche chi se la prende con la polizia intervenuta sul posto: “Quando li chiami perchè hai bisogno non rispondono mai, ora invece guardali”. 

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Siamo ai margini della Capitale. Corcolle è una periferia all’estrema est di Roma che vive enormi disagi strutturali, come i frequenti alllagamenti per mancanza di manutenzione di fogne e strade, viabilità insufficiente, mancanza di pediatra, per citarne alcuni. Dove l’amministrazione comunale e municipale è assente, e dove i funzionari di polizia diventano interlocutori di un disagio crescente. Il “nemico numero uno” restano però loro, i richiedenti asilo. Una guerra tra poveri che rischia di espolodere e lo si percepisce anche quando, durante la manifestazione, inizia a girare la voce di nuovi arrivi a Tor Sapienza: “Ne arrivano altri, tutti sulla Prenestina”, dicono alcuni di loro. E nel giro di pochi minuti si parla di 200, poi 500, fino a 800 immigrati “iracheni”. Sentore che la paura, e le voci ufficiose, continueranno ancora a dominare le strade di questo quadrante della città se nessuno decide di intervenire seriamente.

 

Allo sgombero della protesta ci sono stati attimi di tensione tra poliziotti e alcuni manifestanti. Alla fine otto di loro sono stati segnalati e portati in questura. “Questa è una vergogna”, gridano in tanti. E la circolazione su via Polense riprende regolare intono alle 21 di sera.

 

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Veronica Altimari

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