La mattina di quel giorno i manifestanti (sindaci di comuni della Valle dell’Aniene, rappresentanti della X Comunità Montana, del Tribunale del Malato e di organizzazioni sindacali, oltre a medici e infermieri ed altri operatori del nosocomio) occuparono un tratto della A/24 Roma -L’Aquila in prossimità del casello di Vicovaro/Mandela. A conclusione delle indagini, l’accusa formulata nei loro riguardi dalla Procura della Repubblica di Tivoli, è stata quella di “interruzione di servizio autostradale e pubblici servizi”.
Assemblee a sostegno dell’azione dei manifestanti, si sono svolte in momenti diversi a Subiaco, essendo ritenuto il loro operato finalizzato ad evitare che Subiaco e la Valle dell’Aniene perdessero anche la presenza dell’Angelucci, oltre a quelle già verificatesi di vari uffici pubblici.
Ed è proprio in linea con tali principi, che il Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Subiaco ha promosso per dopo domani, sabato 18 ottobre, una nuova assemblea pubblica a Subiaco (ore 17) in Piazza Pelliccia, “anche perché – è stato spiegato – nel nuovo decreto regionale sulla sanità non è certa la presenza
nell’ospedale di Subiaco di un servizio di Pronto Soccorso h.24, in grado di assicurare l’emergenza urgenza”.
Fa. Lo.