Tivoli – Maxi svastica in montagna, duri attacchi anche da Parlamento e Regione

In Parlamento la questione è arrivata tramite la deputata Monica Gregori (Pd): “La svastica apparsa sulle colline antistanti Tivoli rappresenta un fatto gravissimo, e un’offesa nei confronti di tutti coloro che, a causa di questo simbolo e degli ideali mostruosi che esso ha generato, hanno perso la vita ingiustamente. Si tratta – ha aggiunto – di un omaggio a Priebke, probabilmente in occasione del primo anniversario della sua scomparsa. E’ una vergogna alla quale non è più possibile assistere. Auspico per questo che gli inquirenti trovino presto i colpevoli di questo gesto indegno e li assicurino alla giustizia”.

 

In Regione Lazio parole di ferma condanna le ha espresse il capogruppo Pd Marco Vincenzi, ex sindaco di Tivoli: “Esprimo la più ferma condanna per la gigantesca svastica lunga decine di metri comparsa sul monte della Croce, a Tivoli. Un vile oltraggio subìto dalla città tiburtina proprio oggi (15 ottobre, ndr), nel giorno della commemorazione del rastrellamento e della deportazione degli ebrei romani avvenuta il 16 ottobre 1943. E’ triste – continua Vincenzi – assistere nel 2014 a simili episodi, immaginare che c’è ancora chi trova la sua ragion d’essere nel riesumare simboli nazisti all’origine di immani tragedie, di atroci sofferenze, di discriminazioni e prevaricazioni dell’uomo sull’uomo. Esprimendo alla comunità ebraica la piena solidarietà mia personale e dell’intero gruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio, mi auguro che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’intera vicenda individuando al più presto i responsabili di questa grave provocazione e rivolgo un appello alla società civile tiburtina a tenere alta la guardia, ad isolare chi propugna ideologie condannate dalla storia”.

 

Netta anche la posizione del segretario cittadino del Pd e consigliere comunale Alessandro Fontana: “La svastica comparsa sul Monte della Croce – ha detto – è un brutto episodio, una bieca provocazione fatta nel giorno della commemorazione del rastrellamento e della deportazione degli ebrei romani di 71 anni fa, che offende la città di Tivoli e i tiburtini. Esprimiamo come Partito Democratico di Tivoli – continua Fontana – la nostra più ferma condanna per questo ignobile gesto. Ci auguriamo che le forze dell’ordine e la magistratura non lascino nulla di intentato per individuare i responsabili e rinnoviamo la nostra piena solidarietà alla comunità ebraica. Fondamentale però – conclude Fontana – una risposta forte della città, la presa di distanza della società civile e istituzionale di Tivoli. Chi si è macchiato di questo oltraggio non centra nulla con la nostra comunità, con la storia e l’impegno dei tiburtini a difesa della libertà e della lotta contro la barbarie nazifascista e per questo va isolato con la massima determinazione”.

 

Dal Consiglio comunale di Tivoli interviene anche Massimiliano Iannilli, della coalizione Città in Comune e l’Altra città a sinistra: “Purtroppo questo è l’episodio più eclatante dei vari eventi di vandalismo che vedono da anni la presenza in città di scritte e manifesti sui muri che evocano personaggi, simboli e storie che esaltano razzismo e intolleranza in tutte le sue forme e che la Città di Tivoli non può accettare. Come Città in Comune e L’Altra città a sinistra – conclude il professor Iannilli – auspichiamo una maggiore attenzione, anche grazie al coordinamento delle varie forze dell’ordine di competenza in materia, affinché questi scempi vengano cancellati e che non si veifichino ulteriormente”.

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