Tivoli – Nuovo incubo nei parcheggi: nel mirino dei ladri le marmitte catalitiche. Contengono metalli rari e preziosi

Li chiamano ladri di platino, ladri di palladio e le tracce di questi metalli preziosi le ricavano direttamente smontando le marmitte catalitiche dalle automobili. Per la precisione il pezzo che fa tanto gola ai ladri dei parcheggi è il catalizzatore, che contiene al suo interno metalli nobili tra cui appunto platino, palladio e rodio. Pochi grammi di materiale che possono fruttare centinaia di euro. Basti pensare che la quotazione del platino, l’elemento più prezioso, oscilla sui 38 euro al grammo, e mediamente una marmitta può arrivarne a contenere anche tre. Il palladio, molto simile al platino, vale invece sui 25 euro al grammo. Un mercato poi ce l’ha anche il radio, elemento radioattivo, anche se si trova in tracce minime all’interno delle marmitte catalitiche.
marmittaA Tivoli Terme, tra l’area del piazzale vicino la stazione ferroviaria di Bagni e il parcheggio accanto il centro commerciale Le Palme, sono stati messi a segno almeno una quindicina di colpi. Altrettanti se si allarga il raggio d’azione da Marcellina a Villa Adriana.
“Nelle ultime settimane c’è stata una vera escalation di furti – racconta Gino Morescanti, 43 anni, titolare di un’officina meccanica a Villanova (nella foto insieme all’amico Stefano Passarini) -. Sono venuti diversi clienti a cui hanno rubato il catalizzatore, ormai è un’allarme come i furti di rame se non peggio. Come fanno? Non è difficile, basta infilarsi sotto l’automobile, smontare i bulloni che sorreggono il pezzo centrale della marmitta e il gioco è fatto. Se uno è rapido in un quarto d’ora finisce. Certo, raggiungere il catalizzatore stando sdraiati a terra non è proprio da tutti, anche perché in alcuni modelli di auto serve un po’ di spazio di manovra per metterci le mani, è facile che ci mandano i ragazzini a compiere questi lavoretti”.
Nelle ultime settimane quasi una volta al giorno si è presentato un automobilista con la macchina senza catalizzatore: “Prendono di mira Alfa 147, 156, Toyota Rav, penso siano quelle più a rischio – spiega Morescanti -. Sono sempre auto parcheggiate in posti isolati, vicino la stazione di Bagni per esempio o parcheggi dove soprattutto di notte non c’è molto controllo”. Oltre al danno di ritrovarsi l’automobile saccheggiata e inutilizzabile, i proprietari poi devono pure mettere mano al portafogli per risistemare la marmitta: “Un catalizzatore originale può costare dai 500 euro in su – aggiunge il meccanico – non è una spesa di poco conto”.

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Massimo Cimò

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