Marcellina – In quaranta salvati dagli “strozzini”. Il bilancio di un anno dello sportello anti usura

Un progetto, rivolto ad imprese e famiglie, finanziato dalla Regione Lazio, e che ha permesso di accogliere le richieste d’aiuto da parte di cittadini che si sono trovati in grosse difficoltà economiche. Famiglie come tante che d’un tratto si son trovate a non riuscire più a far fronte al crescere dei debiti. La situazione ideale per diventare vittime di usurai senza scrupoli.

 

Marino: “Aiuto concreto a chi è in difficoltà”
“Lo scopo di questo servizio – ha commentato Rosolino Marino, ex assessore ai Servizi sociali – è stato quello di offrire un aiuto concreto ai cittadini in difficoltà. Il risultato ottenuto è stato senza dubbio ottimo, speriamo di poter proseguire ancora per un altro anno questo servizio che ha aiutato un numero importante di famiglie del paese. Meglio rivolgersi al centro di consulenza piuttosto di finire in mano agli usurai. Ci tengo a ringraziare – ha aggiunto – l’assessore alle Pari opportunità della Regione, Concettina Ciminiello, e il funzionario Enrico Saracini per la disponibilità dimostrata nei confronti del nostro territorio, così come l’ex vicesindaco Carlo Passacantilli che si era prodigato in maniera importante per questo progetto. E ovviamente l’attuale delegata comunale ai Servizi sociali, Chiara Mura, che ha portato avanti il programma”.

 

Il fondo utilizzato per pagare bollette e affitti 

Lo sportello ha avuto un fondo messo a disposizione dalla Regione Lazio di diecimila euro. Una cifra che è stata utilizzata per sostenere le spese degli utenti assistiti con il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas ed in qualche caso anche l’affitto.
“Tutte persone in difficoltà – riassume Silvia Alessandrini, referente della cooperativa Il Girotondo, coordinatrice del servizio -, famiglie bisognose che abbiamo individuato in maniera diretta conoscendo bene il tessuto sociale del paese. Spesso le persone sono timorose a chiedere un aiuto economico, noi con il massimo della discrezione siamo riuscite a coinvolgerle e ad aiutarle in un momento di difficoltà. Non c’è stato nessun passaggio di soldi, ma abbiamo preso direttamente le bollette da pagare e abbiamo saldato i conti. Anche un aiuto di 2-300 euro può essere fondamentale perché spesso si finisce vittime di usure proprio iniziando da piccole richieste di prestito”.

 

Tre esperti come consulenti per sanare i bilanci delle famiglie

Il contributo economico è stato l’ultimo passo di una forma di aiuto strutturata sulla consulenza offerta dall’equipe di specialisti che hanno lavorato allo sportello. L’avvocato Sara Pellegrini, il commercialista Marco Giosi e la psicologa Maria Cristina Bivona hanno aiutato tutte le persone ad evitare un aggravamento delle proprie condizioni socio-economiche e a contenere l’indebitamento. Un aiuto studiato per prevenire drasticamente il fenomeno dell’usura. Più di qualcuno dei frequentatori del centro aveva già pensato di poter cercare aiuto azzardando richieste di prestito pericolose, un rischio evitato proprio grazie al lavoro degli esperti intervenuti a livello economico, giuridico e psicologico sui singoli casi. Un aiuto che ha permesso di attuare una ristrutturazione dei propri progetti di vita tale da evitare il ricorso all’usura.

 

Tra i bisognosi giovani coppie senza lavoro e pensionate sole 

I casi esaminati e per cui sono stati attivati gli aiuti sono stati quaranta, di questi appena l’8% erano stranieri. Un’utenza variegata che ha coinvolto giovani coppie ma anche pensionate che vivono sole. Il filo conduttore per tutti era l’incapacità a
riuscire ad arrivare a fine mese. “Magari c’era chi aveva da poco perso il lavoro e con affitti o mutui a carico si è trovato davvero in situazioni inaspettate e di emergenza – ha spiegato Alessandrini della cooperativa -, e devo dire che un fenomeno che penso sia emergente è stato quello relativo a chi invece il posto di lavoro ce l’ha ma non viene pagato, o viene pagato con enormi ritardi mettendo in crisi il bilancio famigliare”. E se magari si riusciva a garantire il sostentamento alla propria famiglia, a volte facendo affidamento anche all’aiuto offerto dalla Caritas locale, magari non si riusciva ad onorare il pagamento delle utenze. I casi più rischiosi invece hanno riguardato chi ha dimostrato una incapacità a gestire le proprie risorse economiche esponendosi ad indebitamenti, anche pesanti, con richieste di prestiti personali.

Massimo Cimò

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