Marcellina – Droga ed estorsioni: 8 arresti. Maxi retata in paese con 60 carabinieri ed elicottero

Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari il bilancio dell’attività dei militari dell’Arma intervenuti su richiesta della Procura di Tivoli nell’operazione soprannominata “Revenge”. Tra i capi d’accusa detenzione e porto d’armi da fuoco, traffico di sostenze stupefacenti ed à di spaccio.

 

L’inizio dell’operazione “Revenge” da una lite a colpi di fucile tra fratello e sorella

L’operazione che ha portato agli arresti è la conclusione di un’articolata attività d’indagine iniziata lo scorso 27 luglio quando contro una coppia di giovani fidanzati marcellinesi sono stati esplosi due colpi di fucile mentre viaggava a bordo di un’automobile al centro del paese. Colpi che non hanno preso le persone.
Le indagini scattate immediatamente da parte dei carabinieri della Stazione locale e del Nucleo Operativo della Compagnia di Tivoli, hanno permesso di risalire all’identità dell’autore degli spari, ovvero il fratello della ragazza che si trovava nell’automobile. All’origine della tentata aggressione i dissidi sorti a causa del traffico di droga.

Indagini ulteriori hanno permesso di estendere controlli ad una fitta rete di personaggi, tutti italiani e residenti a Marcellina, dediti al traffico di stupefacenti ed al recupero, tramite estorsioni, delle somme dovute per la vendita di droga “a credito”.

Dagli inquirenti scenario impietoso: paese caratterizzato da omertà e violenza
L’immagine di Marcellina che ne esce fuori dalle indagini condotte è a dir poco impietosa. Descritto come apparentemente tranquillo, viene rivelato che nel piccolo centro è presente un substrato criminale, caratterizzato da un clima di omertà e violenza, dove lo spaccio di stupefacenti è in mano a una complessa rete di personaggi che gestiscono approvvigionamento, vendita e riscossione dei crediti insoluti con inaudita violenza.

 

I debiti per la droga dei figli, pagati dai genitori
In alcuni casi – è stato accertato – si parla addirittura di interi nuclei familiari che sono risultati essere impegnati nell’attività di spaccio. In qualche occasione i genitori, venuti a conoscenza delle attività illecite dei figli, senza denunciare i fatti alle forze dell’ordine, hanno proceduto a saldare i debiti per droga cotnratti dagli stessi per evitare loro “guai”.

 

Studente spacciatore nei bagni della scuola
Secondo gli inquirenti uno degli arrestati, ancora studente, esercitava l’attività di spaccio al dettaglio durante l’orario scolastico, all’interno dei bagni della scuola o all’uscita, e non esitava a minacciare o picchiare chi che non estingueva il debito.

 

Durante le indagini sequestrato un chilo di stupefacenti
Nel corso delle indagini i carabinieri hanno già tratto in arresto, in flagranza di reato, 8 persone per reati concernenti gli stupefacenti nonché proceduto, in diverse occasioni, al sequestro di circa un chilo di stupefacente tra cocaina, marijuana e hashish.

 

Con i soldi dello spaccio costruita una villa abusiva a Palombara
Nella mattinata i carabinieri hanno proceduto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, anche al sequestro di un’abitazione rurale a Palombara Sabina, costruita abusivamente da uno degli indagati e ritenuta provento dell’attività di spaccio.

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