Salone – Vigilessa colpita da sassata. Il Caop: “Chiudere il campo nomadi”

Solidarietà del comitato di quartiere alla vigilessa

La reazione dei residenti di Ponte di Nona non si è fatta attendere. Soprattutto in ragione del fatto che il presidio h24 al campo è stato più volte sollecitato per far fronte al fenomeno dei roghi tossici provenienti dall’insediamento. Unica misura adottata, finora, dal Campidoglio, nelle figura della delegata alla Sicurezza Rossella Matarazzo, che appare sempre meno in grado di porre la parola fine a questo disastro ambientale e sanitario. “La reazione dei rom indica comunque che questo presidio è efficace e sta creando un disturbo alle loro attività illecite”, commenta il presidente del comitato Bruno Foresti. E dal comando non appare, al momento, nessun passo indietro a seguito di questo episodio.

 

Il Caop annuncia una manifestazione

E in maniera prevedibile, il Caop guidato da Franco Pirina annuncia “una imponente manifestazione a seguito di questo fatto grave”. “Noi riteniamo che i cittadini non debbano più soccombere di convivere con tanto degrado e delinquenza – continua Pirina -, è giunto il momento di pretendere che questi campi ad orologeria delinquenziale siano chiusi definitivamente. I cittadini sono veramente stufi di mantenerli con i loro soldi”.

 

L’incontro in Campidoglio

Alla riunione del 25 febbraio scorso con il comitato di quartiere di Ponte di Nona, erano presenti il vicesindaco Luigi Nieri, il delegato alla Sicurezza Rossella Matarazzo, il comandante e il vicecomandante della Polizia di Roma Capitale, Raffaele Clemente e Antonio Di Maggio. L’ennesimo incontro purtroppo inconcludente, perché ancora una volta non si è trovata una strategia adeguata ad affrontare la situazione dei roghi tossici. Un “fallimento”, come espressamente indicato dalla Matarazzo, che oltre al presidio fisso dei vigili urbani, finora ha portato a ben poco.

 

Il campo, una situazione invariata

Entrando al campo si può vedere come ancora la montagna dei rifiuti pronta per essere data alle fiamme sia ancora li. E non parliamo di semplici residui da ”accattonaggio”, come tendono a minimizzare dal Campidoglio: scarti di elettrodomestici, frigoriferi abbandonati, resti di materiale edile. È tutto li. Malgrado la stessa Matarazzo aveva annunciato un “pronto intervento dell’Ama per evitare subito che fossero bruciati”. Interventi di bonifica che finora sono costati qualcosa come 200mila euro. E altrettanti andranno spesi per mettere in sicurezza l’intero insediamento. Mentre a conclusione della riunione il battibecco tra Clemente e la Matarazzo, sotto gli occhi sorpresi dei cittadini presenti, suonava come premonizione visto quanto accaduto alla vigilessa nel pomeriggio di ieri.

Veronica Altimari

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