Calcio – L’Eretum vince e convince. Di Nicola: “Successo dedicato al Prof”

“La vittoria di domenica scorsa, 3-1 al Talocci, è molto importante perché ci consente di riprendere il cammino bruscamente interrotto a Contigliano e di restare saldamente incollati al gruppo di testa del girone B. Un successo importante che tutta la squadra ha dedicato ad Adolfo Betti, il “professore”, uno dei nostri primi tifosi, che ci ha lasciato recentemente. Ci mancheranno le sue battute, i suoi suggerimenti, quelle sue inconfondibili grida dagli spalti: la tribuna del Cecconi non sarà più la stessa senza di lui, speriamo di potergli dedicare qualcosa di più importante a fine stagione…”: si apre con queste toccanti parole, l’intervista al tecnico eretino Alessandro Di Nicola. La sua Eretum, a otto giornate dal termine, occupa la terza posizione, a tre lunghezze di distanza dal Passo Corese 1999 capolista e dunque in piena lotta per vincere il campionato.

Di nicola2Mister Di Nicola, dopo la battuta d’arresto di Contigliano domenica l’Eretum ha ritrovato gioco e vittoria…
“Abbiamo disputato una buona gara sotto tutti i punti di vista, prendendo in mano il pallino del gioco fin dalle prime battute e mostrando una manovra molto fluida e veloce, nonostante gli avversari fossero ben disposti in campo e capaci di chiudere tutti gli spazi. Credo che il 3-1 finale sia un risultato giusto per la mole di gioco prodotta nel corso dei 90’”.

Che spiegazione ti sei dato per la brutta battuta d’arresto di Contigliano?
“Su campi come quello di Contigliano, piccoli e di terra, questa squadra fa sempre molta fatica. Purtroppo abbiamo subito due gol nelle uniche due occasioni, peraltro viziate da irregolarità (all’inizio delle due azioni da gol la palla era uscita dal campo, ndr) che abbiamo concesso. Nel primo tempo siamo riusciti a reagire andando subito a pareggiare grazie ad uno strepitoso gol del capitano, Marco Mariotti. Nella ripresa invece, andati di nuovo sotto, siamo caduti nella loro trappola: gli avversari sono stati molti bravi a spezzettare la gara, noi ci siamo innervositi e praticamente non si è più giocato. Nonostante la sconfitta, non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi che si sono impegnati al massimo. Questa squadra ha sempre dato il 100% in tutte le gare e durante agli allenamenti. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti per l’impegno e l’attaccamento alla maglia perché, giova ricordarlo, chi sceglie l’Eretum lo fa a titolo assolutamente gratuito, per passione e divertimento. Ho introdotto anche il terzo allenamento settimanale, con la partita del mercoledì per far giocare i calciatori poco impiegati e permettere loro di recuperare la condizione. Alcuni ragazzi che, invece, hanno problemi di lavoro o studio, fanno con me allenamenti a parte, in giorni e orari diversi. L’Eretum, dunque, mi tiene impegnato tutti i giorni, ma questa è la mia famiglia, la mia creatura, la mia casa, e quando le cose si fanno con passione e col sorriso pesano decisamente meno”.

Omaggio ProfNel corso di questa stagione hai cambiato molto spesso modulo. C’è uno schieramento che preferisci?
“Ai giocatori l’ho detto fin dal primo giorno: non ci sono titolari fissi e moduli predefiniti. Questo perché la mia idea è quella di scegliere chi mandare in campo la domenica, e con quale modulo, sulla base dei calciatori a disposizione e più in forma nel corso degli allenamenti settimanali. I ragazzi si devono sentire tutti titolari e quindi sempre pronti a scendere in campo. Contro il Talocci, ad esempio, si sono rivisti dopo diverso tempo giocatori importanti come Alessio Costantini, Andrea Avallone e, soprattutto, Stefano Angelini che rientrava dopo un lunghissimo stop, ma nella mezzora in cui ha giocato ha fatto, come sempre, la differenza. Devo fare i complimenti, oltre che ovviamente a Stefano Santarelli per la doppietta, a Domenico De Marco che, partito dalla panchina, è stato decisivo segnando il 2-0 della sicurezza. Un gol che, peraltro, gli avevo predetto negli spogliatoi prima della partita”.

E’ un campionato sempre più bello e incerto. Chi vedi favorito per la volata finale?
“Fin dall’inizio della stagione ho pensato che i ‘cugini’ del Real Monterotondo Scalo, quanto a ricchezza della rosa e qualità tecniche, fossero la squadra da battere. In più, a dicembre, hanno arricchito un organico già fortissimo con innesti di giocatori di categoria superiore quali, ad esempio, Magurno, Brancati e Nardecchia. Nello stesso tempo, però, ho sempre creduto nelle qualità della mia squadra e, nonostante le tre sconfitte iniziali, ho continuato a pensare che potessimo restare in corsa per il vertice fino alla fine. Siamo nel gruppo, mancano otto giornate e dunque abbiamo l’obbligo di provarci e di scendere in campo come se fossero otto finali”.

Omaggio Prof2L’Eretum sta disputando un’ottima stagione, ma è stata penalizzata da numerosi infortuni. C’è rammarico per questa catena di episodi sfortunati?
“Purtroppo non è stata una stagione fortunata da questo punto di vista, ma fa parte del gioco. L’infortunio di Riccardo Cara, assente per tutta la stagione, ci ha tolto praticamente l’unica punta di ruolo che avevamo in organico. Altre assenze pesanti sono state quelle di Stefano Angelini, Luca De Castro e Andrea Fioramonti, centrocampisti sui quali avevo puntato molto a inizio stagione, ma che non ho avuto praticamente mai la possibilità di utilizzare. Per non parlare di diversi giocatori, come Servi e Gambacorta, di cui ho potuto disporre solo a mezzo servizio. Dispiace, infine, per la perdita di Stefano Pasculli che stava disputando un campionato eccellente al centro della difesa, ma ha fatto una scelta di vita e si è trasferito all’estero”.

Domenica vi attende un’altra sfida delicata a Velinia. Che partita ti aspetti?
“Le ultime partite dimostrano che non esistono gare facili. Nessuno ti regala niente, soprattutto su campi difficili come quelli del reatino. Dobbiamo scendere in campo con grande concentrazione e determinazione, pronti a lottare su ogni pallone per portare a casa il massimo risultato. Mi aspetto una grande prova dai miei ragazzi, consapevole però che sarà una partita molto dura su un campo storicamente ostico”.

In trasferta a Velinia, ma sempre col supporto dei tifosi che non vi abbandonano mai…
“Questo è un altro nostro punto di forza. Ringrazio tutti i tifosi sempre presenti: siamo probabilmente l’unica squadra che, in un campionato di Prima Categoria, può contare, in casa e trasferta, sul sostegno del proprio pubblico. La particolarità, inoltre, è che i primi tifosi sono i giocatori che non vengono impiegati la domenica, sono proprio loro i primi a venire a tifare l’Eretum in casa e fuori. Questo è un aspetto davvero bello che la dice lunga sullo spirito e la compattezza del gruppo”.

Omaggio Prof3Siamo quasi al termine della seconda stagione da allenatore dell’Eretum. Te la senti di fare un bilancio?
“Aspetterei la fine della stagione per i bilanci. Però, nel frattempo, voglio ringraziare tutte quelle persone che, dietro le quinte, svolgono un lavoro fondamentale per me e per la squadra, a cominciare da Alberto Costantini che mi segue da 4 anni, da quando allenavo la Juniores. Menzione particolare, poi, per gli altri dirigenti: Stefano Caleca, Loreto D’Ottavio e Maurizio Verzilli; per il vice allenatore Giovanni Petrangeli; per Marco Lazzerini che dopo una vita di Eretum ha deciso di trasferisi all’estero, ma ci segue sempre anche da lontano e ora è stato sostituito dal bravissimo Luca Gallinelli; per Andrea Rusconi preparatore dei portieri di grande esperienza e serietà; per il Direttore Sportivo, Massimo Bruni, che ci segue sempre, è un amico e un punto di riferimento per la sua grande esperienza sul campo. Molto importante è stato l’ingresso nello staff di Giuseppe Cherubini, che può ancora dare tanto sul campo, persona positiva e riferimento per i più giovani insieme ai ‘veterani’: Gianluca Galossi, Massimiliano Traini e Alessandro Rusconi. Infine, ringrazio il Presidente Marco Carducci, al quale sono legato da un rapporto di amicizia fraterna e complicità, che è capace di trasmettermi in ogni circostanza, anche nei momenti più difficili e delicati, la sua grande tranquillità e sicurezza”.

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