Monterotondo – Mensa scolastica “ricaricabile”: i pasti di pagano al tabacchi

E’ una piccola, grande rivoluzione. L’ha messa nero su bianco l’assessore Riccardo Varone all’interno dal bando da 5 milioni di euro per l’affidamento del servizio di refezione scolastica, per gli anni dal 2015-2019.

 

Come funziona
Il sistema dovrà essere fornito dalla società che vincerà l’appalto e dovrebbe permettere di “ricaricare” i pasti della mensa scolastica del proprio figlio come si fa con le carte prepagate o le schede telefoniche. La famiglia avrà una pagina internet dedicata e protetta da password. La ricarica si basa sull’Isee comunicato dal nucleo familiare all’inizio dell’anno. In base all’Isee ognuno ha diritto ad usufruire del servizio di refezione ad un certo costo. A questo punto si può ricaricare la pagina relativa all’alunno anche andando dal tabaccaio o tramite bonifico. La ricarica non sarà sulla base del numero di pasti, ma di valore economico.
Così mettiamo il caso che il pasto, sulla base dell’Isee, valga 2 euro: se si ricaricano 100 euro si ha diritto a 50 pasti.
La ricarica viene assimilata dal sistema informatico. Poi, spiega l’assessore Varone, la scuola comunica le presenze dei bambini alla società che li scala di volta in volta.

 

Un risparmio per il Comune di 600 mila euro in quattro anni
E se la famiglia non paga? Il bambino resta senza niente da mangiare? “Assolutamente no – spiega l’assessore Varone – il pasto verrà erogato comunque e il Comune si rende disponibile a saldare al massimo il 50% del totale non pagato.
Ma non di più”. Secondo Varone il nuovo sistema di refezione, in quattro anni, dovrebbe sviluppare un risparmio per le casse comunali di 600 mila euro. Nel dettaglio, l’importo complessivo della concessione per il periodo di quattro anni 2015-2019 è stato stabilito in 4.833.600 euro. Il costo di un singolo pasto a gara è di a 4,60 iva esclusa, mentre il costo relativo a colazioni e merende (per quanto riguarda l’asilo nido) è pari a un euro.

 

Il bando
Tra i criteri fondamentali per poter partecipare al bando è avere un centro di cottura, in uso a qualsiasi titolo, ad una distanza non superiore a 30 km da Monterotondo. Tra i punti che andranno a comporre l’offerta tecnica ci sono i 10 assegnati a chi propone prodotti a km “Zero”; 20 per la qualità della gestione del servizio; 10 Sistema di rilevazione, prenotazione pasti e riscossione; 10 per i progetti di educazione alimentare e recupero eccedenze alimentari.

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