Capena – Gli serve un pezzo per il motore. E lo ruba da un’auto in sosta

Il fatto risale a domenica 12 luglio quando all’uomo è venuta un’idea molto ardita, non si sa se
programmata o se la lampadina nella sua testa gli si sia accesa quando ha visto un’auto uguale ferma nel parcheggio del centro commerciale.
Il fatto è che il 38enne aveva problemi con la bobina dell’alternatore posizionata all’interno del motore della sua automobile. Un pezzo che, secondo il suo meccanico, sarebbe arrivato a costare almeno 200 euro. Il 38enne deve essersi fatto due conti e ha deciso che era troppo. Così quando ha visto l’auto parcheggiata nei pressi del centro commerciale ci ha provato, incurante del fatto che erano da poco passate le 18 e che – essendo anche di domenica – fosse pieno di gente sia all’interno che all’esterno del centro commerciale.
Così ha preso un sasso, l’ha avvolto in un asciugamano e ha sfondato il finestrino del mezzo, con un gran rumore e vetri dappertutto. Con la massima calma ha aperto il cofano e armato di cacciavite ha provato a smontare il pezzo che gli serviva. Un’operazione difficile anche per un meccanico specializzato, figuriamoci per uno meno pratico.
Infatti il movimento – che poi non è riuscito – è durato parecchio. Forse troppo perché la gente, dopo essere stata attirata dal rumore dei vetri, ha cominciato a guardare in direzione dell’automobile.
Il 38enne, con molta tranquillità, ha sbattuto il cofano atteggiandosi come se il mezzo fosse effettivamente suo. Poi però si è allontanato ed è salito sulla sua vera macchina, identica a quella che aveva provato a derubare di un pezzo.
Così è partita la chiamata al 112. I carabinieri del Nucleo radiomobile sono arrivati sul posto e hanno chiuso il caso nel giro di qualche minuto. Con la sicurezza del centro commerciale hanno visionato le telecamere della struttura, che riprendevano l’uomo in varie fasi della sua azione. Poi le immagini successive, quelle quando lui sale sulla sua macchina e riparte.
Le gazzelle dei carabinieri hanno identificato il proprietario dell’auto e sono “volate” verso Fonte Nuova dove l’uomo è residente. E lì lo hanno trovato, vestito esattamente come era stato ripreso dalla telecamera, ancora agitato e sudato.
Fermato da carabinieri l’uomo ha inizialmente negato. Poi, alla fine, ha raccontato che sì: quello nelle immagini era in effetti lui e che l’aveva fatto per una ragione semplicemente economica. Quel pezzo gli serviva e ha provato a rimediarlo da solo, perché i soldi chiesti dal meccanico erano troppi. Una giustificazione che, però, non gli ha evitato l’arresto.
Il Tribunale di Tivoli, nel convalidare l’arresto, ha condannato l’uomo in direttissima a quattro mesi con pena sospesa.

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