Auto elettriche: fondi ai comuni per installare colonnine di ricarica

L’obiettivo è quello di creare più punti di ricarica per veicoli a trazione elettrica o ibrida, ed in particolare da parte della Regione si punta ad investire nei territori dei comuni dove c’è una percentuale più alta di spostamenti da parte di pendolari verso Roma.

 

La testimonianza da Guidonia

 

“Ecco perché ho scelto l’auto elettrica”

A Guidonia oggi è più facile incrociare una Ferrari piuttosto di un’automobile elettrica. Se ne vedono poche, ma ci sono. Una di queste è la Nissan Leaf di Salvatore Perna, 40enne dipendente pubblico di Villanova, e grande sostenitore della mobilità elettrica.
Ecologia e risparmio economico le parole chiave che hanno spinto Perna a dire addio alla benzina da quasi un anno: “Ad aprile ho acquistato la mia prima automobile elettrica – spiega – in passato avevo già guidato vetture del genere ma solo per poche ore, poi ho potuto avere la Leaf per due giorni per un test drive e provandola secondo le mie abitudini mi sono convinto a prenderla”.

 

“Grande risparmio economico e aria pulita”

auto elettrica2Il passaggio da un’auto a motore ad una elettrica ha portato dei cambiamenti: “In positivo sotto tanti aspetti – spiega il 40enne – dal punto di vista economico con il rifornimento ad elettricità risparmio in media 150-200 euro al mese rispetto a quanto spendevo per la benzina, poi aggiungiamo che ho la Ztl gratuita e a Roma le auto come la mia non pagano le strisce blu, per me è un ulteriore risparmio di 150 euro al mese. Non pago il bollo per cinque anni, poi sarà solo del 25%, e l’assicurazione costa meno di 100 euro. Mettiamoci anche le spese di manutenzione ridotte di tanto visto che non c’è il cambio dell’olio, freni e gomme si consumano poco. Insomma calcolatrice alla mano in cinque anni l’auto elettrica si ripaga con i costi risparmiati per il consumo della benzina. E la vita della vettura è anche più lunga rispetto a quelle tradizionali”.
Uno dei limiti potrebbe riguardare l’autonomia e i luoghi dove poter fare rifornimento di energia elettrica: “Io percorro una media di 1.700 chilometri al mese per lavoro e tempo libero – prosegue Perna – e non mi sono mai ritrovato a piedi. L’auto la metto comodamente in carica la notte a casa mia, un costo di 35 euro al mese di corrente allacciandomi alla linea domestica senza alcun problema. Poi a Roma è pieno di colonnine, ce ne sono 150 all’interno del Raccordo, spesso la metto in carica mentre la lascio parcheggiata per delle commissioni. L’auto ha un’autonomia di 250 chilometri, per i viaggi lunghi tipo Roma-Milano è necessario ricaricarla ma basta fermarsi in un’area di sosta attrezzata lungo l’autostrada ed il problema è risolto, con le colonnine di nuova generazione bastano quindici minuti per fare il pieno di eergia, in pratica il tempo di un caffè all’autogrill”.
In periferia le colonnine sono ancora un miraggio: “La notizia delle installazioni a Guidonia è positiva sia per chi, come me, possiede un’auto elettrica, sia per chi può essere incentivato ad acquistarne una. Di solito – aggiunge Perna – intorno al mondo delle auto elettriche all’inizio c’è sempre diffidenza, poi una volta che si tocca con mano questa realtà e si capiscono i vantaggi allora è la curiosità diventa una convinzione e fare il grande passo è davvero un attimo”.

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