L’uomo viveva in questo appartamento in affitto da circa due anni. Con un divorzio alle spalle e due figli, aveva preso questa casa, al primo piano di una palazzina del centro storico, insieme alla nuova compagna, una romena di poco più giovane di lui, e al figlio adolescente di lei. Da circa 5 mesi però, raccontano gli amici dell’uomo, la donna lo avrebbe lasciato, rimanendo da solo. “Mai un segno di depressione o altro – racconta un amico che avrebbe visto l’uomo la sera prima in un bar della piazza centrale di Montecelio – era tranquillo, come sempre”. E potrebbe essere porprio questa separazione il motivo che avrebbe indotto l’uomo a questo terribile gesto.
La drammatica scoperta è stata fatta perché il 46enne non avrebbe rispettato un appuntamento con un collega, stamattina. Una cosa inusuale, raccontano, visto che era un lavoratore sempre disponibile e puntuale. “Dovevamo vederci alle 8:30 sulla Tiburtina per scambiarci dei materiali – spiega il collega – Non è arrivato e quindi ho iniziato a chiamarlo per una buona mezz’ora, ma non rispondeva. Arrivato sotto casa sua ho suonato varie volte ma nulla. Entrambe le sue macchine erano parcheggiate qui fuori. Quindi ho chiamato i vigili”.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia locale di Guidonia Montecelio che, con la porta chiusa e senza ottenere alcuna risposta, hanno allertato i vigili del fuoco. Quando i pompieri hanno aperto la porta, hanno trovato il corpo senza vita dell’uomo. Impiccato, agganciato ad una trave di legno del soffitto in salone. Subito avvisati il 118 e i carabinieri di Guidonia, arrivati sul posto con il supporto del Reparto scientifico, che indagano per ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo, senza voler escludere alcuna pista, al momento.
Ve. Al.