I Gemelli di Guidonia: “Ecco come abbiamo conquistato Fiorello”

L’8 aprile al teatro Ramarini di Monterotondo in un doppio spettacolo alle ore 18 e alle 21 gli Acciarino portano in scena il loro cavallo di battaglia “Ma davvero siete fratelli?”, un ‘Musicabaret’ prodotto da “Magiko Produzioni”, uno show frizzante e coinvolgente che mira a estremizzare vizi e virtù del mondo della musica e dei suoi protagonisti, non dimenticando i temi più leggeri del quotidiano e gli aspetti più divertenti della loro vita familiare. Pacifico è iscritto alla Facoltà di Scienze della Comunicazione e fino a qualche anno fa sognava un futuro da giornalista. Gino ha lasciato Arti e Scienze dello Spettacolo per Scienze Politiche. Eduardo ha seguito la sua vocazione di sempre iscrivendosi a Psicologia.
Ma c’è sempre stato il canto nel Dna di questi tre figli di un ex colonnello dell’Aeronautica militare e di una maestra elementare. Fin da dopo la Maturità al liceo scientifico “Ettore Majorana” hanno seguito l’istinto e la passione che già nel 2005 – appena ventenni – li catapultò su Rai Uno nella trasmissione notturna intitolata “Eros”. All’epoca Pacifico, Gino ed Eduardo erano ancora gli “Effervesenti naturali”, il gruppo nato nell’estate del 1998 alle piscine dell’Aeronautica di Tivoli Terme per animare una festa per le famiglie dei militari, erano ancora tre ragazzi della provincia romana che strizzavano l’occhio ai “Neri per caso” e sognavano di lavorare al fianco del loro idolo: Rosario Fiorello.

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Da tre anni quel sogno è realtà: come ci siete riusciti?

Per caso. La mattina del 30 maggio 2013 andammo a Corso Francia, da dove trasmetteva “Edicola Fiore”, per incontrarlo. Eravamo lì come fan, ci bastava una foto insieme e invece lui ci coinvolse. Ripensando a ciò che è successo dopo ancora non ci crediamo. Collaboriamo con lui nelle idee musicali, per due anni insieme a 4 musicisti lo abbiamo affiancato nel tour “L’ora del Rosario”, girando i teatri e le piazze di tutta Italia con 100 date, arrivando perfino a Londra e Parigi.

Che significa lavorare con Fiorello per tre artisti emergenti?
Lui è il numero uno e per noi è una grande scuola: con lui abbiamo imparato il ritmo, fondamentale negli spettacoli tv e nei live, e soprattutto la capacità di improvvisazione.

Dal lunedì al venerdì alle 7,30 siete in onda. Qual’è la giornata tipo?
Ci svegliamo alle 4 per stare alle 6 a piazza dei Giochi Delfici dove si è trasferita “Edicola Fiore”, mezzora di diretta e poi le prove per il giorno dopo. E’ capitato anche di non dormire, magari dopo un nostro spettacolo serale, e di andare dritti in trasmissione: c’è chi lo fa per andare in miniera, noi non possiamo certo lamentarci visto che è un grande divertimento.

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Mamma e papà come vivono questo vostro successo?
Sono senz’altro sorpresi, ma hanno avuto sempre una giusta misura: non si sono mai esaltati quando va bene, né depressi nei momenti di minore fama. Ci danno consigli, esprimono il loro punto di vista senza mai interferire.

Avete coronato un sogno, come guardate al futuro?
“Edicola Fiore” è più di quello che speravamo, il domani è sempre una rincorsa, un’incognita. Ma abbiamo sulle spalle tantissima gavetta fatta e che stiamo facendo, abbiamo suonato e cantato a milioni di matrimoni, in locali e piazze improbabili: insomma ci siamo fatti le ossa per il futuro. Noi non siamo le web star o quei cantanti che hanno milioni di follower, poi li metti in scena su un palco e non rendono lo stesso effetto. In questo mondo va tutto talmente veloce che anche il successo è limitato.
Per ora stiamo bene, facciamo il nostro lavoro con passione, guadagnamo e al tempo stesso cerchiamo di non perdere la nostra identità di cantanti dalla vena ironica, raccontando attraverso gag e e parodie delle canzoni gli aspetti della vita e gli aneddoti familiari. Conserviamo la nostra originalità che piace tanto a Fiorello perché noi siamo i “Gemelli di Guidonia”.

 

di Marcello Santarelli

 

INFO:
www.gemellidiguidonia.com

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