Piazza Trilussa a Setteville: diventa un deposito di rifiuti

Riceviamo dal consigliere comunale di Guidonia Claudio Caruso e pubblichiamo:

I luoghi pubblici diventano luoghi pattumiera, ora basta!

Come accade ogni anno dalla primavera ad autunno inoltrato, le piazze diventano una deposito di rifiuti, sopratutto di bottiglie di alcool, da parte di incivili.

Nelle foto la situazione di ieri sera intorno le 23 in Piazza Trilussa a Setteville; questa è quello che accade ogni anno.
Questa situazione non è più accettabili e non basta la semplice ordinanza ma bensì un divieto con annessa convenzione con le forze dell’ordine aggiungendo l’ammenda, come ad esempio fa il comune di Ladispoli, che va da 400 a 3.000 euro, forse solo così risolveremo questo atto di inciviltà.

Ieri pomeriggio la piazza era piena di giovani della zona, e magari sono gli stessi come purtroppo sento accusare gli immigrati di essere zozzi e rovinare quella definiscono ” Casa Mia”, ecco mantenete bene casa vostra.

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Chiederò al Sindaco di intensificare la lotta al degrado con delle azioni precise, facendo anche dei passaggi con le associazioni di categoria:

– Divieti dopo le ventidue.
Divieto di servire alcolici all’esterno dei locali dopo le 22 e ritiro dei tavolini, i gestori potranno farlo solo all’interno.

– Superalcolici nei supermaket e minimarket.
“Filtrare” la vendita di superalcolici nei supermercati e minimarket con due criteri: la distanza dai luoghi dello sballo degli esercizi e l’eventuale orario di inizio divieto (intorno alle 18).

-Divieto di bere in piazza dopo le 22
Estensione dei divieti di consumo di alcolici in nei luoghi sensibili ( Piazze, Chiese; Scuole, Centri Anziani e cosi via).

Ogni anno vengo tempestato telefonicamente, a partire dalla primavera, da Cittadini che la mattina trovano i luoghi pubblici come un deposito maggiormente del vetro, la guerra agli incivili deve iniziare.

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Ora c’è la possibilità normativa di vietare la vendita in un determinato orario all’esterno, chiederò di individuare le norme possibili per estendere anche l’ordinanza di bere, per evitare che si aggiri l’ordinanza portandoselo da casa magari in orari pomeridiani, come pure l’eventualità di proibire la vendita ai supermercati nel raggio di alcune centinaia di metri.

Ci occupiamo solo della Città, difendendo i luoghi sensibili, il modo con cui la si frequenta di notte, il fatto che spesso si beva molto e che il rumore non faccia dormire la gente che vi abita fino a notte inoltrata ne fa una emergenza urbana.

Mi interessa impedire che questa emergenza sfoci nell’abbandono. Se servono ordinanze, le faremo.
Ma senza danneggiare chi vi lavora.

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