TIVOLI – Medicato e dimesso con la ferita alla coscia, muore dopo 3 giorni

Il calvario di Giuliano Bergamini di Campolimpido

Sembrava una ferita banale, tant’è che i medici lo avevano rimandato a casa dopo averla suturata.

Ma nell’arco di 72 ore il paziente è deceduto in seguito ad una sospetta setticemia. Giuliano Bergamini, di Campolimpido, frazione alla periferia di Tivoli, aveva 22 anni. Sulla sua morte la Procura di Roma ha aperto un fascicolo e ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso avvenuto sabato mattina, 25 luglio, all’ospedale “San Camillo”.

Il calvario di Giuliano era iniziato nella tarda serata di mercoledì 22 luglio, quando era stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso del “San Giovanni Evangelista” di Tivoli dopo essere rimasto infilzato alla coscia della gamba destra scavalcando una recinzione in ferro.

Alle 22:40 l’ingresso in ospedale, a mezzanotte e 50 le dimissioni con una prognosi di 10 giorni dopo che i sanitari gli avevano medicato e suturato la ferita lacero-contusa larga circa 7/8 cm.

Dieci ore più tardi Giuliano era tornato in pronto soccorso con la gamba gonfia e viola: 2 giorni dopo è deceduto.

 

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