San Gregorio da Sassola il bellissimo borgo dal nome “errato”

L’antica cittadina di Efula sorgeva laddove oggi è collocato San Gregorio da Sassola. Durante il periodo di espansione romana, il borgo tentò invano di opporsi ai tentativi di conquista dell’Impero. Fu dopo la caduta di Roma che il territorio di San Gregorio confluì nel fondo Ancesano che Papa Gregorio Magno donò al Monastero di Sant’Andrea al Celio da lui stesso fondato pochi anni prima.

La costruzione di Castel San Gregorio è datata proprio attorno a questo periodo storico. In età medievale e in epoca moderna, Castel San Gregorio divenne oggetto di controversie tra le nobili famiglie romane, vicine alla corte pontificia, perennemente in lotta tra loro per ottenere il possesso dei territori confinanti con la Città Eterna.

La storia del feudo Castel San Gregorio rimase sempre intrecciata con quella delle famiglie romane fino all’Unità d’Italia quando venne mutata la denominazione del nome in quello attuale: San Gregorio da Sassola.

Tale cambiamento venne avallato in seguito agli studi dello storico gesuita Atanasio Kircher, il quale era giunto alla conclusione che nel territorio di San Gregorio, in passato sorgesse l’antica cittadina di Saxula, appartenente agli Equi e distrutta dai romani nel 353 a.C.. L’ipotesi di Kircher, tuttavia si rivelò errata, in quanto numerosi studiosi, fra cui Thomas Ashby (autore de La via Tiburtina) che scrisse che l’identificazione di San Gregorio con Sassula è erronea.

Alle altre voci che smentiscono la veridicità di ciò che è stato sostenuto dallo storico gesuita, si aggiunge anche quella del docente della Sapienza Fulvio Cairoli Giuliani che nel 1966 condusse uno studio su Saxula ed Empulum nel quale stabilì che la collocazione di entrambe nella Valle Empolitana è certamente sbagliata.

Nonostante gli errori “storici e geografici” di Kircher, non vi furono cambi di denominazione a San Gregorio da Sassola.

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