La pandemia di San Polo

Gli storici affermano che le vicende del passato ciclicamente si ripetono e la storia puntualmente conferma tale tesi. Il nostro presente, purtroppo, è condizionato dal Covid, ma non è certo la prima volta che un virus sconvolge la vita delle persone. E’ il lontano 1656, quando San Polo viene colpito da una terribile pandemia e la zona nota in epoca medievale come Castrum Santi Pauli resta con 377 abitanti. A ripopolare il centro colpito dalla peste ci hanno penato i Trusiani e di loro non abbiamo molte notizie. Sfortunatamente, la peste non si limita a colpire l’abitato in questione, perché dilaga in tutta la Penisola. L’epidemia comparsa per la prima volta nel Regno di Napoli, raggiuge anche la Sardegna. Nel Paese il sessanta per cento della popolazione perde la vita a causa della pandemia, proveniente dalla Spagna. Naturalmente, anche le altre città del Lazio come Tivoli sono costrette ad affrontare il devastante contagio. La pandemia non risparmia neppure la parte settentrionale della Penisola, che è costretta a subire le nefaste conseguenze prodotte dal dilagare del virus. 

Fernando Giacomo Isabella

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