Villa d’Este e l’omicidio che cambia il mondo

E’ quasi sempre un episodio a cambiare la storia degli uomini. Molte volte, quindi, è sufficiente il gesto di uno sconosciuto per stravolgere l’esistenza di un continente intero. Se poi la vittima è il “proprietario” di Villa d’Este ed appartiene all’alta aristocrazia le conseguenze non si possono certo evitare. Nel XIX la splendida struttura tiburtina costruita per volontà del cardinale Ippolito d’Este, è un patrimonio della Famiglia Asburgo. Gravilo Princip fino a quel momento è un perfetto sconosciuto, che si presenta a Sarajevo armato di rivoltella. Il suo obiettivo è il possessore, non in quanto tale ovviamente, di Villa d’Este: l’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria. A spingere il giovane a premere il grilletto sarebbe stato un sentimento autonomista, l’indipedenza della Bosnia dall’Austria. La conseguenza dell’atto è devastante e porta, nel Vecchio Continente divenuto nel corso del tempo una polveriera, direttamente alla Grande Guerra. Alla fine del drammatico conflitto la famiglia reale austrica perde anche Villa d’Este, che nel 1918 diventa bene demaniale.

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Fernando Giacomo Isabella

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