Era il 3 novembre del 1957 e a Lecco si spegneva Giuseppe Di Vittorio, segretario della CGIL dal 1945. La morte avvenne a causa di un improvviso infarto durante un comizio. Passato alla storia per la sua empatia con le masse e per la sua capacità di comunicare mediante una forte emotività, ancora oggi viene ricordato e amato come allora: non a caso ogni tappa del viaggio che fece il feretro per giungere da Lecco a Roma divenne la meta per un ultimo saluto da parte di migliaia di cittadini.
Giuseppe Di Vittorio è stato un grande antifascista, sindacalista con un pensiero innovativo e profondo, un padre della Repubblica, eletto all’Assemblea costituente, parlamentare, politico di razza.