TIVOLI – “Mafia Bianca”, assembramento in aula: il processo si celebra alle Scuderie Estensi

Il processo alla classe politica di Guidonia conta 10 imputati e 15 avvocati, senza contare tre giudici, due magistrati, cancellieri e testimoni

Dieci imputati, una quindicina di avvocati, tre giudici, due pubblici ministeri, senza contare cancellieri e trascrittori, oltre ai testimoni e ai consulenti.
Tutti insieme in un’aula di circa sessanta metri quadrati. Uno spazio troppo piccolo per rispettare la distanza prevista dalle disposizioni di contrasto al Covid-19.
Per questo cambia sede il processo alla cosiddetta “Mafia Bianca”, il gruppo di politici, imprenditori, tecnici, dirigenti e funzionari comunali accusati di aver “spolpato” le casse di Palazzo Matteotti con appalti pilotati, lavori e forniture “fantasma” arrestati il 20 aprile 2017 nell’ambito dell’operazione “Ragnatela” dalla Guardia di Finanza di Roma.
Lo ha deciso Nicola Di Grazia, Presidente della Sezione Penale e del Collegio davanti al quale è in corso il dibattimento. Da venerdì 18 dicembre, anziché nel Palazzo di Giustizia di Tivoli, le udienze saranno celebrate presso le Scuderie Estensi concesse dall’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Proietti. Nello stesso complesso monumentale si terranno anche le udienze già calendarizzate per il 29 gennaio, il 26 febbraio e il 12 marzo del 2021. L’accesso al pubblico è vietato come da disposizioni governative.
La decisione del Presidente Nicola Di Grazia di trasferire il processo fa seguito alle istanze dei difensori dei dieci imputati, costretti ad un vero e proprio assembramento durante le precedenti udienze in quanto l’aula dibattimentale non garantisce il distanziamento di un metro.
Dei dieci imputati la metà è chiamata a rispondere di associazione a delinquere e corruzione, come l’ex segretario generale Rosa Mariani, i dirigenti Gerardo Argentino e Gilberto Pucci, l’ex vice sindaco Andrea Di Palma e l’impiegato del settore Ambiente Michele Maccaroni. Imputati anche il funzionario Maurizio Rocchi, Antonio Sisti, dipendente della “Mario Cipriani”, impresa esecutrice del parcheggio di Montecelio, i liberi professionisti Matteo Lombardi e Andrea De Felice e l’imprenditore Francesco Dei, titolare della Saitrav, società del settore estrattivo, accusato di aver pagato una tangente da 14 mila euro. Il processo con rito immediato è iniziato il 18 ottobre 2017, finora sono stati ascoltati i testimoni della Procura e nelle prossime udienze sfileranno i testi della difesa. La sentenza è prevista entro la fine del 2021.
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