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Valerio Alivernini, medico di Castelchiodato: “L’unico effetto collaterale è stata la tanta emozione”

Lunedì 28 dicembre è stato sottoposto alla vaccinazione contro il Sarscov2 presso l'ospedale Sandro Pertini e accetta di raccontare com'è andata

Tanta emozione e voglia di dare un segnale ad amici e pazienti. Il dottor Valerio Alivernini, originario di Castelchiodato, è stato uno dei primi vaccinati in Italia. Professione Medico Chirurgo, lavora attualmente come Dirigente Medico presso l’Asl Roma 2. Lunedì 28 dicembre è stato sottoposto alla vaccinazione contro il Sarscov2 presso l’ospedale Sandro Pertini e accetta di raccontare com’è andata.

“Attualmente l’unico effetto “collaterale” legato al vaccino è tanta emozione – spiega Alivernini – Ho aderito convintamente e credo fermamente che come medico sia un dovere morale vaccinarsi e sia di insegnamento per tutta la popolazione. Dobbiamo convincere almeno il 70 per cento della popolazione italiana per poter creare la cosiddetta immunità di gregge e non dare più possibilità al virus di circolare indisturbato. Siamo passati da marzo ad ora, dalla fase di difesa dal Coronavirus, adottando le misure che tutti conosciamo dì distanziamento, mascherina e igienizzazione con soluzione idroalcolica, alla fase dell’attacco contro il Coronavirus grazie alla preziosa arma chiamata vaccino”.

Alivernini attualmente risiede a Roma, ma è ancora molto legato alle sue origini.

“I miei genitori e ancor prima i miei nonni sono di Castelchiodato – spiega ancora – Sono molto legato alle mie radici castellane, alle tradizioni, al dialetto e al folklore del mio paese. Quando posso torno sempre con estremo piacere. Gestisco e sono amministratore della pagina Facebook Castelchiodato Castrum Deodati”.

“Attualmente – prosegue – mi occupo di telemedicina contattando telefonicamente i pazienti positivi al Coronavirus e prenotando, se necessario, i tamponi molecolari presso i drive-in della nostra Asl. Mi occupo inoltre di telemonitoraggio valutando al telefono le condizioni cliniche e i parametri vitali dei pazienti sintomatici al Coronavirus e assegnandoli, se necessario, al telemonitoraggio dell’Ares 118. A breve inizierò parallelamente a questo lavoro, una nuova esperienza lavorativa come Medico vaccinatore nella nuova fase dell’emergenza incentrata sulla vaccinazione”.

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