Mezza Italia, pronostica oggi il Corriere della Sera, potrebbe ritrovarsi in zona arancione da lunedì 11 gennaio. Ma indica come a rischio quelle segnalate nello scorso report, ovvero Veneto, Liguria e Calabria “con Rt maggiore di 1 anche nel valore inferiore”, Basilicata, Lombardia e Puglia che “lo superano anche nel valore medio” ed Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche che “lo sfiorano”. Nel frattempo però, fa sapere sempre il quotidiano, appare migliorata la situazione di Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania, quasi certamente in fascia gialla così come il Molise. A rischio invece è il Lazio, con l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato che parla di “peggioramento della curva per cui occorre massimo rigore e cautela”. Rt sotto l’1 ma di pochissimo e per questo potrebbe arrivare domani il passaggio in arancione.
Il professor Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene e Medicina preventiva alla Cattolica di Roma, in un’intervista rilasciata oggi al Messaggero si dice a favore della proroga dello stato d’emergenza fino al 31 luglio ma spiega proprio che bisogna anticipare il coronavirus, non andare all’inseguimento delle curve in crescita: “Questo stato di emergenza per altri sei mesi è necessario ma va colto in funzione dell’evidenza scientifica che ci dice una cosa ormai chiara: le misure per fermare la trasmissione di Sars-Cov-2 vanno mantenute in maniera coordinata sul territorio italiano e in modo comprensibile ai cittadini. Bisogna cercare di anticipare il virus, non inseguirlo. La sfida di oggi è questa e noi non ci stiamo riuscendo. Le istanze che, come scienziati, rappresentiamo al ministro della Salute e che lui a sua volta rappresenta al Parlamento scontano dei compromessi al ribasso che non riescono a gestire questa situazione. I provvedimenti vanno presi nella maniera giusta al momento giusto”.