Tivoli – All’archeo-mercato la biodiversità leguminosa

L’uomo, consuma i legumi da prima della nascita dell’agricoltura avvenuta nel Neolitico (10000 a. C)

Il Banco Slow Beans, diffonde la biodiversità leguminosa coltivata, è stato protagonista dell’Archeomercato della Terra di Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene (Piazza Garibaldi). L’Archeo-Mercato, è organizzato dal comitato della Condotta Slow Food di Tivoli e Valle dell’Aniene in collaborazione con il Comune di Tivoli e nasce per promuovere il cibo di eccellenza del territorio. I legumi, che hanno partecipato all’iniziativa sono stati la fagiolina di Arsoli, fagiolone di Vallepietra e dal reatino la lenticchia di Rascino. Nei tempi passati i legumi erano considerati un alimento povero, un piatto misero.
La carne scarseggiava sulle tavole del popolo meno abbiente ed era invece presente nel menù giornaliero dei nobili e dei ricchi.
Per questo motivo erano definiti “la carne dei poveri”. I legumi hanno origine antichissime e sembra che venissero consumati dall’uomo ancor prima della nascita dell’agricoltura avvenuta nel Neolitico (10000 a. C). Si tratta, quindi, di un alimento prezioso che ha accompagnato la storia dell’umanità e che ancora oggi continua a essere abbondantemente adoperato proprio in virtù del suo elevato potere nutrizionale.

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