La Pista d’oro. Trulli, una carriera senza Rossa  

L’abruzzese,  Jarno Trulli è stato senza dubbio uno dei maggiori talenti italiani del dopo Michele Alboreto

E’ stato l’ultimo pilota italiano a vincere il GP di Montecarlo, che in Formula Uno vale quasi quanto il campionato del mondo per storia e prestigio. Ha corso come altri big alche lui sulla Pista d’oro (chilometro diciannove della Tiburtina) fino a raggiungere la massima categoria dell’automobilismo gareggiando con team emergenti e storici come la Renault. L’abruzzese Jarno Trulli è stato senza dubbio uno dei maggiori talenti italiani del dopo Michele Alboreto, a tal punto da essere scelto da Alain Prost (4 volte campione del mondo di F1) come pilota per la sua scuderia. Come tutti i piloti italiani Trulli ha sicuramente sognato di vestire il Rosso, ma non è mai stato realmente avvicinato dal team di Maranello. Mentre da giovanissimo Giancarlo Fisichella ha avuto l’occasione di salire sulla Ferrari per un test a Fiorano (1995) ed Ivan Capelli ha corso quasi tutta la stagione ’92 con il Cavallino, Jarno Trulli è rimasto sempre lontano dalla scuderia fondata dal Grande Vecchio. E’ senza dubbio questo il rimpianto del pilota di Pescara capace di mostrare nella sua lunga carriera, ha corso ben 256 gare, determinazione e talento. Le strade di Trulli e della Ferrari non sono mai state vicine, nessun avvio di trattativa come accaduto nei primi anni Novanta con il leggendario Ayrton Senna.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Lutto nella Musica, si è spento il Maestro Michele Paradiso
Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.