Donne del Risorgimento italiano, la mostra virtuale di Villa altieri per i 160 anni dell’unità d’Italia 

Uno spaccato di storia che ha portato alla Repubblica romana, riletto attraverso le vite delle donne che hanno partecipato alla rivoluzione patriottica e dato il proprio contributo all’esperienza repubblicana.

Per il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, la Biblioteca istituzionale e archivio storico della Città metropolitana di Roma Capitale, Villa Altieri, ha realizzato e reso disponibile sul proprio sito un percorso bibliografico, iconografico e documentale dedicato alle donne del Risorgimento, dal titolo “La rivoluzione del Femminile: donne del Risorgimento italiano”.
Uno spaccato di storia che ha portato alla Repubblica romana, riletto attraverso le vite delle donne che hanno partecipato alla rivoluzione patriottica e dato il proprio contributo all’esperienza repubblicana. Protagoniste come Marietta Pisacane, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Giulia Bovio Paolucci, Giulia Calame Modena: donne per molto tempo dimenticate ma che hanno contribuito a scrivere, se pur con un inchiostro invisibile la storia dell’Unità d’Italia. Patriote operose, generose e coraggiose, che vengono ricordate ad esempio dei molteplici ruoli e significati ricoperti nei moti risorgimentali, figure femminili che spaziano dalle eroine “con le armi in pugno”, rappresentate nell’immaginario collettivo da Anita Garibaldi o Colomba Antonietti, alle donne che organizzarono la rete di ospedali e di assistenza ai feriti.
“Una rilettura importante di una fase fondamentale del nostro Paese , preziosa nel merito come nel metodo: dà rilievo alle figure femminili, spesso in ombra rispetto ai grandi protagonisti dell’epoca, e raccoglie risorse digitalizzate e digitali, frutto di un prezioso lavoro di studio e divulgazione per la trasmissione della conoscenza e della storia del nostro territorio. La ricca sintesi estratta dal patrimonio storico, letterario e video documentale della Biblioteca, aiuta tutti noi, specie i piu giovani, a rileggere e conoscere la storia attraverso piattaforme e materiali digitali, che stanno così pervasivamente caratterizzando e trasformando le esperienze educative e didattiche, così come più in generale le modalità di fruizione della cultura. Città metropolitana, con la fondamentale iniziativa delle professionalità interne legate alla ricerca e della conservazione del patrimonio storico, artistico e letterario legato al nostro territorio, continua a dare il suo contributo, al servizio della comunità”.
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