La situazione descritta è allarmante e racconta di lavoratori letteralmente “strizzati” da un carico enorme di lavoro dovuto alla carenza di personale. E’ quanto accadrebbe secondo la “Cgil Funzione Pubblica Roma Capitale e Rieti” all’interno della Italian Hospital Group, la clinica di via Tiburtina a Guidonia Montecelio specializzata nella cura dell’Alzheimer.
Lo sottoscrivono i dirigenti sindacali Dimitri Cecchinelli e Yuri Storti in una nota trasmessa martedì 18 maggio ai vertici della struttura sanitaria accreditata con la Regione Lazio e la Asl Roma 5 per segnalare l’enorme carico di lavoro che metterebbe a rischio i livelli di assistenza e le prestazioni rivolte all’utenza. Motivo per cui le Organizzazioni sindacali annunciano lo stato di agitazione del personale.
“Gli operatori sanitari – scrivono Cecchinelli e Storti – ci comunicano un eccessivo stress da lavoro correlato che grava negativamente sull’assistenza ai degenti della Vostra struttura. Alla Cisl risulta che un numero elevato di infermieri, sia neo-assunti che in servizio da tempo, hanno deciso di accettare nuove possibilità lavorative presso strutture private e/o pubbliche proprio in relazione alla sproporzione tra il numero di assistiti e il numero di personale dedicato. In particolare, tanta è la gravità della situazione che alcune unità infermieristiche pur di allontanarsi dalla Vostra struttura accettano contratti precari presso l’Azienda pubblica (vedi manifestazione di interesse indetta dalla Asl Roma 5)”.
“Analoga situazione – proseguono Cecchinelli e Storti -inizia a verificarsi anche per il personale Oss. I numerosi incontri sindacali hanno evidenziato che nel computo del personale da assegnare all’assistenza diretta si fa riferimento agli standard minimi di accreditamento ma senza prendere minimamente in considerazione il numero di ore relative ai benefici di legge, ferie e permessi di vario titolo consentiti dal contratto”.
“Inoltre – concludono i dirigenti sindacali di Cisl Fp – rimangono aperti tavoli di trattativa su argomenti estremamente importanti per il benessere organizzativo: riqualificazione Oss, incentivi Covid, sistema premiante di primo e secondo livello, riorganizzazione piani di lavoro, riorganizzazione del personale da assegnare alle varie sezioni, definizione delle attività lavorative della cooperativa, riorganizzazione turni di lavoro, riorganizzazione dei piani ferie.
Inoltre, l’elevato carico di lavoro e il conseguente livello di stress incide negativamente sul rischio clinico”.