GUIDONIA - Si commemora Falcone senza l’associazione Antimafia

Alla vigilia dell’evento di domani, scrive Francesco Agosti, Coordinatore del Gruppo di Guidonia Montecelio “Rosario Livatino” del Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino: “Perché non siamo stati invitati?”.

Da Francesco Agosti, Coordinatore del Gruppo di Guidonia Montecelio “Rosario Livatino” del Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

“Si apprende che il 22 maggio 2021, presso Largo Giovanni Falcone in Guidonia, è stato organizzato un incontro da alcuni “cittadini” con la lodevole finalità di commemorare i caduti nella strage di Capaci del 23 maggio 1992.

In veste di Coordinatore del Gruppo “Rosario Livatino” del Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino, unica associazione antimafia sul territorio, non posso che esprimere dispiacere per il mancato invito nel presenziare ad un così importante evento, date le finalità perseguite dall’associazione di cui mi onoro di far parte.

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Inoltre, tale estromissione non può evidentemente dipendere dalla non conoscenza della nostra associazione, dato che come membri del Movimento delle Agende Rosse fummo i primi nel 2018 a ritener doveroso rendere omaggio agli eroi di questo triste evento, organizzando la prima commemorazione pubblica cittadina e invitando a parteciparvi attivamente le Istituzioni e le Associazioni del territorio, alcune delle quali saranno presenti anche quest’anno.

A scanso di equivoci, l’amarezza dei suesposti pensieri non trova certo fondatezza in una occasione persa di visibilità, considerazione estranea da sempre alla nostra associazione, bensì dalla probabile mancata valutazione degli organizzatori circa l’opportunità della presenza di tale associazione antimafia in un evento di simil portata.

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La necessità di puntualizzare quanto sopra è per noi fonte di grave disagio, perché tutto avremmo pensato fuorché dover esprimere tale disappunto in occasione della commemorazione della strage di Capaci. Infatti, consideriamo tali incontri fondamentali momenti di riflessione e di condivisione dell’eredità morale di chi ha perso la vita per una società migliore.

Tanto si doveva”.

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