Riaperture: il piacere di un caffè al bancone e di mangiare al ristorante con gli amici

Feste di matrimonio col Covid Pass

Ritorno alla normalità

Oggi è una giornata importante che segna un passo in avanti verso il ritorno alla normalità. Bar e ristoranti riaprono consentendo le consumazioni al bancone ed i pasti anche nelle aree finora off limits causa pandemia.

Non ci sarà più il limite del numero dei commensali  e la mascherina rimane obbligatoria per i clienti quando si allontanano dal tavolo.

Gli esercizi di ristorazione più piccoli, che non avevano dehors per i tavoli ed erano quindi costretti a praticare soltanto l’asporto, potranno tornare a ricevere i clienti nei loro locali. Rimarranno aperti tutto il giorno con l’unico limite di rispettare il coprifuoco notturno — non in vigore in zona bianca —fissato attualmente alle ore 23, e che sarà portato alla mezzanotte già il prossimo 7 giugno, e poi completamente abolito il 21 giugno.

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Si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno per un settore messo in ginocchio: su 300mila esercizi in Italia, lo scorso anno 22mila hanno chiuso i battenti a causa del lockdown, 20mila quest’anno. E se nel 2019 bar e ristoranti avevano fatturato 90 miliardi di euro, nel 2020 se ne sono persi 40. In questi mesi targati 2021 il saldo registra 20 miliardi in meno, per un totale di 60 miliardi di euro persi.

Altro fattore di grande disagio con cui fare i conti è la mancanza di personale: chi lavorava in questo comparto, viste le modeste somme ricevute durante le chiusure, è uscito dal settore e se fortunato ha trovato un altro lavoro. D’altra parte, chi riceve sussidi di disoccupazione, come l’indennità di licenziamento o il reddito di cittadinanza, spesso preferisce rimanere a casa.

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Da oggi riaprono anche gli stadi e gli impianti sportivi all’aperto: la massima capienza consentita è del 25 per cento di quella reale, e comunque mai sopra i 1.000 spettatori.

Sì anche alle feste di matrimonio, permesse in zona bianca (in zona gialla dal 15 giugno) ma sempre col possesso del Covid pass.  Si dovrà quindi ottenere una certificazione per chi è guarito dalla malattia, per chi è stato vaccinato, o presentare l’esito di un test se ci si è sottoposti a tampone entro 48 ore prima dell’evento

 

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