TIVOLI – Legno marcio, chiuso il Ponte della Pace

Un pedone allerta la Polizia Provinciale e scatta l’sos: i vigili del fuoco hanno riscontrato la pericolosità dell’opera inaugurata l’8 giugno 2002.

Alcune tavole hanno ceduto sotto i colpi del tempo e dell’usura, altre sono state letteralmente divelte.
Per questo oggi, mercoledì 9 giugno, i vigili del fuoco hanno disposto la chiusura del Ponte della Pace, la struttura lignea di Tivoli che collega le due sponde del Bacino San Giovanni e che ogni giorno è percorsa a piedi da centinaia di pendolari e studenti.
Il provvedimento dei pompieri è temporaneo, almeno fino all’intervento del tecnico del Comune che dovrà valutare se confermare lo stato di pericolo e chiusura.
L’intervento è scattato verso le ore 12 di oggi, giorno del mercato settimanale al Lunganiene, quando un pedone ha allertato la Polizia Provinciale del distaccamento di Villa Adriana intervenuta immediatamente sul posto. Gli agenti si sono resi conto delle condizioni in cui versano numerose tavole della struttura e a quel punto hanno richiesto l’intervento specialistico dei vigili del fuoco. Sul posto anche la Polizia Locale di Tivoli.
Mercoledì 26 maggio era stato il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Fontana a segnalare le condizioni di pericolo sull’opera pubblica inaugurata l’8 giugno 2002 dall’allora sindaco Marco Vincenzi , evidenziando che dopo due decenni c’è bisogno di un intervento di ristrutturazione.
Vale la pena ricordare che l’8 maggio dell’anno scorso l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Proietti annunciò l’avvio di indagini su alcuni elementi strutturali propedeutiche alla manutenzione dopo l’ennesimo atto vandalico: in quell’occasione ignoti avevano divelto e rubato la porta della chiusura provvisoria posta a protezione dell’area incendiata per due volte nel 2015.
Il 7 agosto di sei anni fa le fiamme lambirono il Ponte della Pace, ma già il 20 febbraio 2015 un rogo danneggiò due travi portanti ed una parte dell’arco. Durante i lavori di sistemazione la passerella restò chiusa ed, alla riapertura, l’area interessata rimase comunque interdetta e chiusa da una recinzione di legno.

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