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Riforma del catasto: se non ora, quando?

Per Mario Draghi è necessaria ma nessuno pagherà di più (assicura) e non si parlerà più di vani ma di metri quadrati

Una riforma, quella del catasto, necessaria, ma che non comporterà aumento di tasse, soprattutto per chi ha solo un’unica casa in cui abita. L’idea del presidente del Consiglio Mario Draghi si basa su questa frase, “nessuno pagherà di più, nessuno pagherà di meno”. La concentrazione del Governo sarà riversata soprattutto a rivedere le rendite già in atto e identificare microzone omogenee per quanto riguarda prezzi e canoni, il che significa che crescerà il numero di aree di riferimento. Inoltre, non ci sarà più il discorso dei vani catastali per misurare la superficie degli immobili residenziali, ma si parlerà di metri quadrati. Anche la classificazione di tali immobili cambierà, poiché saranno “ordinari” e “speciali”.

Insomma, si farà (e se si farà) una presentazione di tipo essenzialmente informativo, statistico. Questo per stanare gli immobili sconosciuti al Fisco, che potrebbero essere anche oltre 1,2 milioni, recuperando così evasione su Imu e imposte locali. E il primo step sarà rivedere al ribasso le aliquote dell’Imu.

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