Pillola anti Covid, oltre i vaccini è in arrivo il primo antivirale conto il coronavirus

Una notizia dagli Usa potrebbe rivoluzionare la lotta alla pandemia. La Merck, che ha un centro di ricerca anche a Guidonia Montecelio, sta lavorando ad una pasticca contro il Covid.

Mentre sono cominciate le somministrazioni della terza dose di vaccini, e continuano le polemiche sul green pass, dagli Usa arriva una notizia che potrebbe rivoluzionare la lotta al Covid.
La Merck, il colosso farmaceutico statunitense che ha un centro di ricerca anche a Guidonia Montecelio, ha presentato il primo farmaco antivirale conto il Covid, il molnupiravir. Si tratta di una normale pasticca da prendere restando a casa, senza quindi dover andare in ospedale.

La sede negli Usa del colosso Merk

ll farmaco, secondo la Merck, promette di dimezzare il pericolo dei ricoveri di persone ad alto rischio. La notizia ha sicuramente fatto bene alle casse della società che ha avuto un bel salto in avanti in borsa. Prima di vedere la pasticca in commercio, e poterla quindi utilizzare, occorrerà ancora del tempo. Il farmaco, infatti, deve ancora terminare le fasi di sperimentazione e ricevere le autorizzazioni dalle autorità statali sui farmaci. Al momento lo studio di fase III è stato al momento condotto su 750 persone e ha mostrato che riesce a ridurre del 50% il rischio di ricovero in ospedale o di morte in pazienti adulti a rischio e che presentavano Covid-19 in forma lieve o moderata, se somministrato nelle fasi iniziali dell’infezione.

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Non avrebbe particolari controindicazioni e sarebbe efficacia importante contro alcune varianti. Il farmaco andrebbe preso per cinque giorni, quattro compresse al giorno.
La Merck, mentre sta chiedendo un’autorizzazione all’uso per emergenza all’ente regolatorio statunitense Food and Drug Administration e ta prendendo contatti con altre agenzie regolatorie a livello mondiale, ha già avviato contatti con i governi del mondo per la fornitura della pillola. Il primo accordo è stato stipulato con gli Stati Uniti.
La produzione, in attesa delle autorizzazioni, è già cominciata e la Merck punta a produrne 10 milioni di dosi già entro la fine dell’anno.
Il prezzo varierà a seconda del reddito della Banca Mondiale e sarebbero stati già sottoscritti degli accordi di licenza volontaria e non esclusiva con produttori di farmaci generici, in modo tale da poter dare una accelerata alla disponibilità della pasticca in oltre 100 Paesi del mondo a basso o medio reddito.

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