La marcia del futuro Duce

Il 28 ottobre del 1922 dietro il futuro Duce trovano spazio gli industriali, il proletario senza lavoro, il ceto medio deluso e gli ex combattenti

E’ l’evento che i fascisti omaggiavano dopo la conquista del potere, che prende il via esattamente il 28 ottobre del 1922 quando le camice nere si dirigono dal sovrano con il target di rivendicare la guida del Paese. La Marcia su Roma, ricordiamo, diventa il punto di riferimento per il conto degli anni secondo l’era fascista. Ovviamente, Benito Mussolini non si mette alla guida di un nutrito gruppo di rivoluzionari sperando di poter ottenere il potere. Dietro il futuro Duce trovano spazio gli industriali, il proletario senza lavoro, il ceto medio deluso e gli ex combattenti che dopo aver rischiato la vita nelle trincee non riescono a trovare una collocazione idonea per le loro esigenze. A differenza di quanto si possa pensare nel primo “Governo Mussolini” i fascisti sono soltanto tre Alberto De Stefani, Giovanni Giuriati e Aldo Oviglio, di orientamento moderato. Successivamente dieci ministri giurarono al Quirinale e il nostro Paese muta totalmente volto scoprendosi improvvisamente fascista, per mutare nuovamente orientamento dopo il Gran Consiglio del 1943.

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FGI

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