Ripresa del Covid

Salgono i ricoveri ordinari, ancora stabili le terapie intensive

La settimana dei dati sull’andamento pandemico in Italia non dà buone notizie. Cresce l’incidenza dei casi di Covid e dell’Rt, il tasso di trasmissibilità. (Quindi si chiude con l’argomentazione per cui il maggior numero di positivi era attribuibile al maggior numero di tamponi sollecitato dal 15 ottobre per l’obbligatorietà dei non vaccinati nei luoghi di lavoro).

L’incidenza è di 46 casi ogni centomila abitanti. (Va detto che l’ultima settimana presa in esame è quella appena conclusa che va dal 22 al 28 ottobre).

La settimana precedente era di trentaquattro casi ogni centomila abitanti. In un altro raffronto evidenziato, nella settimana che va dal 6 al 19 ottobre, l’Rt è stato 0,96: a livello nazionale lambisce la soglia epidemica, quindi in alcune regioni d’Italia la supera.

I dati pervengono dall’Istituto superiore di sanità, quindi dal Ministero della Salute. Ma è anche il dato ospedaliero a sollecitare maggiore attenzione con il superamento della soglia epidemica. Salgono infatti i ricoveri ordinari. Terapie intensive ancora stabili. Ma per quanto? La prima voce è sempre foriera della modificazione dell’altra.

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Nel merito delle proiezioni dell’Rt si prevede sia superata la fatidica “soglia uno” per l’aumento di trasmissibilità pari a 1,14. Con una stima che aumenta la soglia di preoccupazione perché basate solo su casi sintomatici e ospedalizzati e non sull’aumento dei tamponi effettuati.

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