Il giorno della strage

Un carabiniere (Andrea Filippa) in quella drammatica mattinata riesce ad uccidere due attentatori tant'è che il camion non esplode all'interno della caserma, ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni.

Nessuno mai prima del dodici novembre del 2003 aveva “toccato” i soldati italiani impegnati nella missione di pace, nel lontano Iraq. In un paese senza pace alle 10.40 ora locale di Nassiriya un camion cisterna pieno di esplosivo scoppia davanti all’ingresso della base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, causando in seguito l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale”. Un carabiniere (Andrea Filippa) in quella drammatica mattinata riesce ad uccidere due attentatori tant’è che il camion non esplode all’interno della caserma, ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni. L’attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Nell’esplosione rimane coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla, che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani, nonché i militari dell’esercito italiano di scorta alla troupe, che si erano fermati lì per una sosta logistica.

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FGI

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