TIVOLI – I genitori litigano allo stadio, picchiato il presidente

Al campo Stella Mattutina partita infuocata degli Under 18, interviene la Polizia: Attilio Nonni, manager della “Asd Aniene Calcio”, colpito con una testata , a pugni e calci dai familiari dei giocatori del Montespaccato. Gli ospiti vincono 5 a 0

Era una gara molto sentita tra la prima in trasferta sul campo di una squadra di metà classifica.

Talmente sentita che fuori dal campo i genitori dei giocatori delle due compagini hanno iniziato a insultarsi, ma a rimetterci è stato il presidente dei locali intervenuto per calmare gli animi.
E’ accaduto sabato pomeriggio 4 dicembre allo stadio “Stella Mattutina” di Tivoli durante l’incontro tra la “Asd Aniene Calcio” e il “Montespaccato” valido per il campionato regionale Under 18 Girone B.. La vittima dell’aggressione è Attilio Nonni, 47enne di Castel Madama, da 9 anni presidente della “Asd Aniene Calcio”, ex difensore del Castel Madama con un’esperienza di 25 anni da responsabile delle Giovanili di numerose società della zona, tra cui “Tivoli 1919”, “Tibur” e “Mandela”.
Nonni è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli dove è stato visitato, medicato e dimesso con una prognosi di tre giorni per trauma cranico ed escoriazioni varie a seguito di una testata, di calci e pugni ricevuti.
Stando al racconto del presidente, tutto è accaduto a 5 minuti dalla fine del primo tempo, quando i ragazzi della “Asd Aniene Calcio” pareggiavano zero a zero coi primi in classifica del “Montespaccato”.
All’improvviso tra i genitori dei calciatori assiepati fuori dal campo si sono scaldati gli animi per qualche parola di troppo rivolta verso i ragazzi. “Fino a quel momento era stata una bella partita – racconta Attilio Nonni – Appena ho visto gli animi scaldarsi mi sono avvicinato con le mani in tasca, il mio unico obiettivo era mettere pace, perciò mi sono interposto tra le due fazioni.
Invece un uomo mi ha rifilato una testata sulla fronte, subito dopo altri 4 o 5 genitori della squadra avversaria mi hanno colpito con pugni e calci. Per fortuna sono riuscito a schivare e a sottrarmi ai colpi, ma l’arbitro ha sospeso la gara a causa del parapiglia.
Nel frattempo il Commissario di Campo, che assisteva alla partita accanto a me, ha allertato la Polizia intervenuta sul posto. Purtroppo la sospensione della partita ha condizionato i nostri atleti, tant’è che una volta ripresa la gara hanno subìto il primo gol a un minuto dal termine del primo tempo. E nel secondo tempo ne abbiamo subiti altri 4”.
Gli agenti del Commissariato di Tivoli hanno identificato il genitore. “Ho cercato di sminuire il fatto – spiega il presidente Nonni – La mia priorità erano i ragazzi in campo, per questo a fine gara ho parlato col mio aggressore e insieme siamo andati negli spogliatoi di entrambe le squadre. Io ho chiesto scusa per l’accaduto ai ragazzi ospiti, l’altro si è scusato con gli atleti della mia società.
Ho detto a tutti i calciatori di essere profondamente dispiaciuto, che mi piangeva il cuore, e che questi fatti nello sport non dovrebbero mai accadere”.

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