Guidonia, perché ancora tutto tace?

Siamo prossimi alle elezioni per il rinnovo degli assetti amministrativi e nessuno ancora si espone. Paura?

Da quale timore e tremore sono condizionati i politici di Guidonia? (L’espressione “politici” è orrenda, lo sappiamo benissimo, Ciascun cittadino è un soggetto politico, lo sappiamo. Ma sappiamo anche che alcuni cittadini hanno preso la politica da passatempo preferito ad autentica professione).

Viene da chiedersi allora cosa abbiano nella testa questi primi attori della scena politica a Guidonia. Cosa vogliono fare? Trovare un’alleanza di facciata o la soluzione opportuna per trovare l’elezione sicura in Consiglio comunale? Sì, perché la candidatura a sindaco con un gruppo di liste farlocche consente di arrivare all’obiettivo di fare il Consigliere e così avere voce al tavolo delle trattative.

Finora l’unico a metterci la faccia è stato Adalberto Bertucci. E saggiamente inizia a tessere la sua tela. Arruola transfughi del Movimento Cinque Stelle. Si evitino i commenti. Hanno le due caratteristiche fondamentali: essere onesti e anticomunisti. Sul resto ci si mette d’accordo.

Dall’altra parte della barricata dorme il partito che nei sondaggi dovrebbe essere il primo in Italia: il Partito Democratico. Contano di mantenere questa postazione virtuale facendo il meno possibile per timore di sbagliare. Infatti né da Simone Guglielmo tantomeno da Mario Lomuscio arriva un segnale di svolta. Fanno i conti con le loro componenti preparando a farli coi Cinquestelle e con la loro ben grama eredità: lo scarso lascito col quale si congedano  dopo cinque anni di amministrazione è evidente a tutti.

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Buio completo nella precedente amministrazione dove un sindaco ancora in carica non è pronto a riempire gli scatoloni per andarsene e si muove sempre più da sindaco, con la ritualità che un tempo non era propria dei Cinque Stelle. Accanto a lui tesse la tela Elisa Strani che però non ha la vocazione a fare da Penelope. La donna sa muoversi in campo amministrativo ed è abile in campo di mediazioni. Buona per fare il sindaco! Prima però bisogna convincere quelli del Pd. Ma prima ancora, insistiamo qualcuno si deve svegliare per dare inizio a questa campagna elettorale.

A destra ciascuno è convinto di spuntarla. Si ripete il solito canevaccio. Da una parte i Bertucci dall’altra i Messa ed è un soggetto che non riesce a dare stimolo a nuove improvvisazioni per aggiornare il canovaccio. Fratelli d’Italia e Lega convinti di avere i requisiti per fare il sindaco, non giocano la prima carta per timore di rimanere bruciati. La mediazione si potrebbe trovare in Forza Italia! Ma sarebbe troppo bello per un partito come quello berlusconiano che oramai “conta” a supporto delle altre forze di maggioranza che “contano”. Da Forza Italia è iniziata la grande fuga per abbeverarsi nelle abbondanti mammelle del centro.

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Ed è qui che spunta l’anomalia di Guidonia: il Nuovo Polo Civico di Aldo Cerroni. Anomalia perché non vogliono essere considerati una lista civica, non sono espressamente di centro ma accolgono pezzi di destra (Mauro Lombardo) e di sinistra (Paola De Dominicis) e continuano ad accogliere fuggiaschi di altre storie politiche. Non si capisce perché non siano loro a dire la prima parola! Silenzio.

Si muovono da tempo invece le liste civiche di quartiere di Claudio Zarro che ha inaugurato sabato scorso una nuova sede a Villanova per porre la sua candidatura a sindaco. Nel suo caso però non si capisce il perché, cosa intenda fare, come intenda muoversi, quali possano essere i suoi interlocutori nella società e tra i partiti. Chiaro è che l’obiettivo, anche per lui, consiste nell’essere candidato a sindaco per ottenere, realisticamente, lo scranno da consigliere.

In questo quadro TIBURNO ha depositato presso il notaio una lista di venti nomi e cognomi in cui ha scritto anticipatamente chi saranno i consiglieri eletti. Impossibile dire chi sarà il sindaco. Perché in questo gioco di sguardi a bocce ferme a fare il sindaco sarà il più fortunato. O il più sfortunato. I tempi e i problemi che si carica dietro questa città non incoraggiano questa avventura.

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