Tivoli. Le molte vite del lanificio Vanni

Esaurito lo straordinario boom dell’attività tessile subentra quello dell’industria cartaria e la famiglia decide di abbandonare l’attività

Collocata nella zona di Vesta la struttura risale al 1868 e viene utilizzata come magazzino per la cartiera Vanni, mentre durante l’era fascista si trasforma in un alloggio militare. Dopo la guerra diventa una civile abitazione ed una sua parte viene utilizzata dalla cartiera Sibilla come deposito per la paglia. La struttura sfruttava l’acqua del Canale Casacotta. In principio la produzione di lana ottiene un grande successo e la famiglia Vanni realizza accanto l’edificio primario un secondo complesso utilizzato, però, come tintoria. Esaurito lo straordinario boom dell’attività tessile subentra quello dell’industria cartaria e la famiglia decide di abbandonare l’attività, per non sostenere nuovi costi. Nel 1958, davanti il lanificio Vanni vengono collocati dalla cartiera Sibilla due serbatoi per contenere nafta.
FGI

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