Guidonia – Caso Bergamas, il sottosegretario Mulé: “Un vilipendio”

Secondo l'esponente di Forza Italia il sindaco di Guidonia ha offeso l'Italia

Il Comune di Guidonia si rifiuta di intitolare una via a Maria Bergamas, “madre” del milite ignoto ritenendola sostenitrice del fascismo, il caso diventa politico. Dopo che il sindaco  di Palombara, Alessandro Palombi (FdI), si è offerto di riparare lo sgarbo intitolando una strada nel propio Comune, sul caso Bergamas è intervenuto anche il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mule’ (Forza Italia): “La storia e la memoria di una Nazione non possono essere sporcate dalla malapianta dell’ignoranza che va estirpata senza indugio”. “

“Per questo”, ha aggiunto il sottosegretario, “si resta interdetti davanti a cio’ che sta accadendo a Guidonia dove il Comune si rifiuta di intitolare una strada a Maria Bergamas, la ‘madre d’Italia’ del soldato Antonio che rappresenta il milite ignoto, per una inesistente quanto ridicola sua adesione al fascismo”.

Ancora pochi mesi fa, a novembre del 2021, l’Italia si è inginocchiata e ha reso onore a Maria Bergamas nel centenario della traslazione delle spoglie del Milite ignoto da Aquileia a Roma – aggiunge -. E l’Italia era idealmente accanto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando, con l’altissimo senso della Patria che gli è proprio, si recò a rendere omaggio sulla tomba di Maria Bergamas. Il sindaco di Guidonia ponga dunque immediatamente fine al vilipendio della memoria della ‘Madre d’Italia’ e all’offesa del sacrificio di suo figlio con un atto pubblico che riconsegni serenità alla comunità che rappresenta“.

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Il caso è esploso durante la premiazione di un concorso lanciato nelle scuole dal Comune di Guidonia Montecelio: si chiedeva agli studenti di fare un tema sulle “figure di donna dimesticate dai libri di storia”, alla figura vincitrice sarebbe stata riservata l’intitolazione di una strada. I voti attribuiti da una commissione – composta da docenti e da esperti di toponomastica – avevano fatto emergere Bergamas. Ma la donna alla fine è stata esclusa e al suo posto è stata premiata la seconda classificata Rosina Ferrario, la prima donna aviatrice.

La Città di fondazione esclude da due anni in un regolamento di dedicare una strada a persone legate al fascismo, di cui però Maria Bergamas non fu mai apertamente sostenitrice o simbolo.

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Pare che lo abbia riportato lo studente sul tema ricollegandosi a una citazione di Wikipedia. E anche il sindaco (grillino) Michel Barbet ritiene che la donna sia stata una sostenitrice del fascismo.

 

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