Da Daniele Proietti, vice-coordinatore per il Lazio del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, e da Marco Troiani, Responsabile Provinciale di Roma del MSFT, riceviamo e pubblichiamo:
“Quanto accaduto venerdì 28 ottobre ha superato ogni nostra più rosea aspettativa”.
Con queste parole Daniele Proietti, vice-coordinatore per il Lazio del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, ha commentato l’ottimo esito della conferenza programmatica del partito tenutasi a Tivoli.
“Abbiamo riscontrato non soltanto una vasta e qualificata partecipazione – ha proseguito Proietti – ma anche assistito a un dibattito denso di contenuti, che fungeranno da stimoli per il futuro”.
“Tutti gli interventi che si sono succeduti – ha spiegato il vice-coordinatore – hanno rilanciato con assoluta chiarezza un messaggio sociale e identitario che, ci teniamo a rivendicarlo, oggi in Italia appartiene solo a noi.
Si è parlato davvero di tutto: dai problemi della scuola a quelli della sanità, dalla necessità della riconquista del diritto alla casa a quella del diritto al lavoro.
Ogni regione d’Italia, attraverso le parole dei suoi rappresentanti, ha espresso il proprio punto di vista in un’ottica di rappresentatività collettiva e unità partitica”.
Presente alla conferenza anche il responsabile della Provincia di Roma, Marco Troiani.
“Nel caso qualcuno nutrisse ancora dei dubbi al riguardo – ha sottolineato Troiani – abbiamo confermato che siamo noi e solo noi il partito degli italiani, di quelli del nord e di quelli del centro, fino ad arrivare a quelli del sud.
L’interesse che importanti organi di informazione hanno riservato all’evento dimostra che il Movimento Sociale Fiamma Tricolore è tornato finalmente ad avere la dignità e il rispetto che la storia gli conferisce di diritto”.
“Il nostro Partito possiede un forte radicamento – ha concluso Troiani – dovuto al fatto che con le nostre azioni stiamo dimostrando di avere la testa rivolta al futuro, pur restando orgogliosi delle nostre radici storico-culturali.
La conferenza programmatica appena svoltasi è il fondamento valoriale su cui poggerà per i prossimi anni la casa degli italiani che non si arrendono, di coloro che si dichiarano, ancora oggi, orgogliosamente missini, consapevoli del significato di tale termine”.