Autostrada A24 casello

A24, caro pedaggi: ormai è braccio di ferro tra sindaci e il ministro Salvini

I sindaci: "Non strumentalizziamo, ci battiamo per le nostre città e valli"

E’ ormai braccio di ferro tra i sindaci di Lazio e Abruzzo e il ministro dei trasporti Matteo Salvini. “Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo rispediscono al mittente le offese e le accuse di strumentalizzazione politica riportate nel comunicato del Mit”, è stato sottolineato in un comunicato diramato in serata.

I Sindaci non “polemizzano”! I Sindaci, da oltre cinque anni, portano avanti una battaglia di civiltà per tutelare i territori che rappresentano, una battaglia che non ha mai avuto un colore politico. In questi anni ben cinque ministri e altrettanti governi si sono succeduti e i Sindaci hanno usato per tutti lo stesso metro”, hanno fatto sapere in una nota i sindaci e gli amministratori che da anni si battono contro il caro pedaggi sull’A24 e sull’A25.

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“La battaglia prosegue e con essa le manifestazioni e le proteste perché gli impegni assunti vanno rispettati e 118 Sindaci non possono essere presi in giro. Grazie all’impegno dei Sindaci i pedaggi autostradali sono bloccati al 2017 (ben 5 rincari sono stati evitati). Ma non è sufficiente: si pretende sicurezza, un equo pedaggio e una convocazione ufficiale per il tavolo istituzionale. E soprattuto, si pretende rispetto!”, conclude la nota.

Non appena i sindaci hanno annunciato una nuova protesta sotto al Mit per il 19 aprile (LEGGI QUI) è arrivata la risposta, ritenuta inopportuna, del ministero (LEGGI QUI).

In Italia ci sono 8mila sindaci – avevano fatto sapere dal ministero – l’ambizione del Ministro, sottolineano le stesse fonti, è che a Porta Pia si sentano tutti a casa, ma amareggia e sorprende l’atteggiamento di alcuni amministratori di Abruzzo e Lazio che in pochi mesi hanno polemizzato, manifestato e intimato più di quanto abbiano fatto negli anni precedenti, guardacaso quando il dicastero aveva un diverso colore politico. Salvini è impegnato a risolvere i problemi, nessuna polemica condizionerà il lavoro del Ministero“.

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Il botta e risposta continua. I sindaci nel frattempo chiedono un incontro e soprattutto garanzie sullo stop dei rincari.

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