CAMPAGNANO – La prostituta rifiuta il pagamento con l’assegno, il cliente la violenta

Italiano 39enne condannato a 5 anni di carcere dal Tribunale di Tivoli

Quando la lucciola si è vista passare sotto gli occhi l’assegno, ha subito rifiutato la prestazione. Ma a quel punto, era in trappola e il cliente ha abusato di lei.

Per questo ieri, lunedì 3 luglio, il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado per violenza sessuale a 5 anni di reclusione Giulio G., un 39enne di Campagnano di Roma.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Camilla Amedoro e Giovanni Petroni – ha condiviso la ricostruzione della Procura che aveva proposto una condanna a sei anni di carcere, infliggendo all’imputato la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Il fatto risale al 31 agosto 2017 ed è stato raccontato in aula dalla stessa vittima.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Al parco come nella giungla, la Asl non taglia l’erba

Verso le 12, 30 Giulio G. percorreva in auto la via Aurelia e all’altezza della zona Massimina notò una ragazza 35enne romena che da 4 anni si prostituiva lungo la ex statale.

Contrattato il prezzo della prestazione sessuale, la giovane salì a bordo della vettura e Giulio G. la condusse in un’abitazione di campagna nel territorio di Campagnano di Roma, Comune dell’hinterland di competenza del Tribunale di Tivoli.

Una volta giunti in casa, Giulio G. mostrò alla donna un assegno di Poste Italiane dell’importo di 400 euro per pagare la prestazione, ma la lucciola non lo accettò chiedendo il pagamento in contanti.

A quel punto, davanti al rifiuto, il 39enne la costrinse ad un rapporto sessuale completo, dopo averla immobilizzata ai polsi e scaraventata sul letto.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - “Partita del Cuore”, Fabrizio Moro scende in campo per Raffy

Dopo la violenza, la donna sporse denuncia ai carabinieri.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.