MARCELLINA – Bimbo in bici travolto dall’auto, salvo per miracolo

Il piccolo Federico, 3 anni, giocava davanti al parco. Appello del padre: “La piazza va messa in sicurezza”

Il viso del bimbo ricoperto di sangue, la bicicletta ridotta a un rottame sotto le ruote dell’auto.

Le urla di paura dei genitori e del fratellino.

Lo choc degli altri ragazzini che giovano felici.

In una frazione di secondo si è passati dalla spensieratezza alla tragedia sfiorata a Marcellina, Comune della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Piazza Martiri delle Foibe, a Marcellina, luogo dell’investimento del bambino in bicicletta

Martedì pomeriggio 3 ottobre un’auto ha travolto un bimbo di soli tre anni che giocava in bicicletta col fratello maggiore sotto gli occhi della mamma e del papà in piazza Martiri delle Foibe, lo slargo antistante l’unico parco pubblico e unico luogo di ritrovo e aggregazione per le famiglie di Marcellina, a poche centinaia di metri dalla scuola materna.

Per il piccolo Federico è stato necessario il trasporto in eliambulanza al policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma dove è stato scongiurato il peggio.

A raccontare la storia in esclusiva al quotidiano della Città del Nordest Tiburno.Tv è il papà del bambino, Daniele Trippa, 38 anni, che insieme alla moglie Michela Marino, sua coetanea, ha vissuto quegli attimi di terrore che soltanto un genitore conosce.

La bicicletta di Federico schiacciata sotto le ruote della Fiat Panda

Il fatto è accaduto verso le 17,30 nel piazzale del mercato settimanale, quotidianamente utilizzato come scorciatoia dalle automobili in transito lungo via Tevere.

Molti bambini si divertivano all’interno del parco pubblico attrezzato, tanti altri erano nel piazzale antistante, chi a giocare a palla, chi in bicicletta, come il piccolo Federico e il fratello Andrea, di sei anni.

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“Giocavano sotto i nostri occhi – inizia il racconto di Daniele Trippa a Tiburno.Tv – quando nella piazza è entrata una Fiat Panda 4X4”.

Alla guida, una donna di circa 60 anni che – a detta del genitore – procedeva ad una velocità molto limitata, non superiore ai 10 chilometri orari.

“Io e mia moglie – prosegue nel racconto papà Daniele – abbiamo intimato a Federico di fermarsi, l’auto sembrava procedere in una direzione dopodiché ha sterzato avvicinandosi a nostro figlio.

Pensavamo che si fermasse e invece lo ha inavvertitamente travolto con la parte anteriore dell’auto e scaraventato sull’asfalto.

A quel punto, Daniele e Michela urlando si sono frapposti davanti alla Panda e la donna al volante ha frenato.

“La bicicletta era schiacciata – aggiunge il genitore – Federico era sotto, la signora ha messo la retromarcia e soltanto allora abbiamo visto la testa di nostro figlio”.

Il piccolo perdeva molto sangue dalla bocca, papà Daniele lo ha estratto da sotto la Panda e si è reso conto che nell’urto Federico era stato ferito al labbro e aveva perso un dente.

Il bambino è stato trasportato in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma

Nel frattempo gli adulti presenti in piazza hanno subito prestato aiuto alla coppia e allertato il 118. Sul posto, oltre ad una pattuglia dei carabinieri, è intervenuta un’ambulanza ed un’eliambulanza che ha trasportato Federico e il papà Daniele al pronto soccorso del policlinico “Gemelli” di Roma, dove il bambino è stato sottoposto a visite ed accertamenti che hanno escluso lesioni interne.

Dopo 24 ore in osservazione, ieri pomeriggio il bimbo è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni.

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“Federico per fortuna sta bene – spiega il papà Daniele – Tanta paura, un po’ di ferite e strascichi vari. Volevo ringraziare pubblicamente tutte le persone che ci hanno dato un aiuto, da chi ha avvisato l’ambulanza a chi ci ha dato una bottiglia d’acqua, a chi ci ha dato delle salviette, ghiaccio, magliette pulite, a chi ha sostenuto Michela in quegli istanti difficili.

Grazie di vero cuore a tutti.

Ognuno ha contribuito come poteva”.

Daniele Trippa è convinto che Federico sia salvo per miracolo e che quanto accaduto sia una tragedia sfiorata ma annunciata da tempo.

“Spero che questo serva a qualcosa – sottolinea il papà del bimbo – Serve a capire che quello di piazza mercato è l’unico vero ritrovo ad oggi di bambini, ragazzi e famiglie di Marcellina e come tale deve essere protetto e valorizzato.

Deve essere chiuso al traffico di auto vista l’enorme numero di bambini che ogni giorno gioca a pallone e gira in bici.

E’ capitato spesso di vedere ragazzi in macchina entrare a velocità elevata, sgommando e tirando il freno a mano. E questo in un luogo di ritrovo per bambini è inaccettabile.

Spero che quanto accaduto possa sensibilizzare l’amministrazione comunale su questo tema. Fatelo per i vostri figli, i vostri nipoti e per tutti i bambini di Marcellina che vorrebbero solo avere un luogo dove poter giocare senza alcun tipo di pericolo.

Grazie ancora di cuore a tutti.

Federico manda un grosso abbraccio ad ognuno di voi”.

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